Era il 1976 e c’era ancora la Banda “Baader-Meinhof”.
di Yvan Rettore. Era il 1976, allora avevo 8 anni ed ero in terza elementare a Morat in Svizzera.
Poi ci mostrò le foto di quattro ricercati (due uomini e due donne) e ci invitò ad andare e tornare da scuola almeno con un altro compagno e poi di rivolgersi direttamente ai genitori o alla scuola nel caso avessimo intravisto uno o più di quei terroristi.
Allora nessuno ci accompagnava e nemmeno ci veniva a prendere a scuola, non esistevano ovviamente i cellulari e ricordo il senso di forte responsabilizzazione di cui ci sentimmo investiti, misto comunque ad una certa preoccupazione data la pericolosità dei soggetti anche se da piccoli non potevamo di certo percepirla come se fossimo stati adulti.
Erano piccoli dettagli che però uniti tra loro ci fecero evolvere e capire piano piano diverse cose.
E personalmente sono contento di essere cresciuto in quel periodo (benché sia stato caratterizzato da tante privazioni e xenofobia da parte della popolazione autoctona nei confronti degli emigranti italiani) perché cominciammo fin da piccoli a percepire il senso della parola “comunità” in cui ognuno dovrebbe fare la sua parte per il bene di tutti coloro che la compongono.
E la ricchezza di quell’esperienza è rimasta per sempre in me.
Yvan Rettore – Fonte: https://yvanrettore.blogspot.com/2021/01/era-il-1976-e-cera-ancora-la-banda.html
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…
I nostri cari sindacalisti parlano bene ma razzolano male, anzi malissimo. Condivido appieno l'analisi del post: Dove stavano i sindacti…