Oltralpe ci si dimette per molto meno. Noi no!

di Massimo Donadi. Era tra i possibili successori del premier. Poi, l’accusa di aver violato la legge vigente in Giappone che vieta di accettare contributi da cittadini o enti stranieri per scongiurare “possibili condizionamenti esterni o influenze sulla politica nipponica”. Così, per 50.000 yen, poco più di 400 euro, donatigli da una cittadina coreana, il ministro degli Esteri giapponese, Seiji Maehara, lo scorso anno dopo una clamorosa bufera politica, si è dimesso. Una tesi di dottorato galeotta. L’accusa di aver copiato ampie parti della sua tesi di dottorato all’Università di Bayreuth. Così, dopo che in rete erano stati documentati tutti i presunti plagi nel suo testo, il ministro della Difesa tedesco, Karl Theodor von und zu Guttenberg, si è dimesso. Non solo. Il ministro, che ha perso anche il titolo di dottore, in una lettera ha spiegato che lo scandalo avrebbe potuto avere effetti negativi di immagine anche sulla Bundeswehr, ovvero l’esercito federale. Anche Karl, come Seiji, era uno degli astri nascenti della politica tedesca, uno dei politici più amati dagli elettori, un moderato, cattolico, indicato da molti come uno dei possibili delfini di Angela Merkel.
E’ il governatore della regione Lombardia. Ha ricevuto un avviso di garanzia. E’ indagato per corruzione transnazionale. Secondo l’accusa, avrebbe ricevuto “utilità” pari a 8 milioni e mezzo di euro, in cambio di quindici delibere regionali. A lui il diritto sacrosanto ed inviolabile di difendersi da ogni accusa, per dimostrare la totale estraneità ai fatti che gli sono imputati. Ma è ora che molli la poltrona e che, con rinnovato spirito celeste, guardi ad altri esempi che vengono da lontano.

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