Frantoi chiusi: crolla il raccolto e decollano i prezzi dell’extravergine!
Se in Italia e in Spagna ci sono dei cali, il raccolto si prevede abbondante in Grecia dove, rispetto all’annata passata, il raccolto sarebbe alquanto abbondante. Discreta invece la produzione in Portogallo, Marocco e Turchia, dove le prime due dovrebbero registrare un totale di 70 mila tonnellate ciascuno mentre la terza sulle 200 mila tonnellate. Come sappiamo l’Italia è il principale importatore mondiale d’olio per ben 460 mila tonnellate – con circa 250 milioni di piante, un fatturato del settore stimato in 2 miliardi di euro ed un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative – e questo calo, basato sui consumi del mercato europeo attorno a 1,85 milioni di tonnellate, potrebbe portare ad una ”invasione” delle produzioni provenienti dal Medio Oriente e Nord Africa, dove non sempre possiedono la stessa sicurezza e, soprattutto, qualità. Per questo motivo la Coldiretti suggerisce ai consumatori di verificare con estrema attenzione l’etichetta in cui dovrà essere riportata la dicitura “ottenuto da miscela di olio comunitari od extracomunitari” nel caso in cui l’olio non sia interamente italiano, al 100%. Se si vuole essere sicuri Coldiretti suggerisce di scegliere una delle 43 designazioni di origine riconosciute dall’Unione Europea, per il quale l’origine italiana è garantita.
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