Frantoi chiusi: crolla il raccolto e decollano i prezzi dell’extravergine!

Tempi bui anche per l’extravergine d’oliva! A lanciare l’sos per la campagna olearia 2014-15 è Coldiretti: la produzione di olio di oliva crolla in tutto il mondo, non solo in Italia, e i prezzi schizzano alle stelle soprattutto per l’extravergine. La produzione mondiale di olio d’oliva dovrebbe scendere a 2,9 milioni di tonnellate per via del dimezzamento dei raccolti in Spagna, che detiene il primato mondiale con meno di un milione di tonnellate (la principale regione produttrice è l’Andalusia) e, proprio negli ultimi 12 mesi è stato registrato che l’olio d’oliva vergine è aumentato del 17%. L’Italia, vittima l’andamento climatico, subisce un crollo del raccolto tra il 35 e 50% solo al nord, ma la situazione nel centro-sud non è da considerarsi molto diversa, specie per la Puglia, la principale regione di produzione, con cali nel Salento, ma anche nella zona di Monopoli e del Gargano. Proprio a Bari, ad inizio raccolta delle olive, i prezzi sono saliti del 38% rispetto allo stesso periodo del 2013.
Se in Italia e in Spagna ci sono dei cali, il raccolto si prevede abbondante in Grecia dove, rispetto all’annata passata, il raccolto sarebbe alquanto abbondante. Discreta invece la produzione in Portogallo, Marocco e Turchia, dove le prime due dovrebbero registrare un totale di 70 mila tonnellate ciascuno mentre la terza sulle 200 mila tonnellate. Come sappiamo l’Italia è il principale importatore mondiale d’olio per ben 460 mila tonnellate – con circa 250 milioni di piante, un fatturato del settore stimato in 2 miliardi di euro ed un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative – e questo calo, basato sui consumi del mercato europeo attorno a 1,85 milioni di tonnellate, potrebbe portare ad una ”invasione” delle produzioni provenienti dal Medio Oriente e Nord Africa, dove non sempre possiedono la stessa sicurezza e, soprattutto, qualità. Per questo motivo la Coldiretti suggerisce ai consumatori di verificare con estrema attenzione l’etichetta in cui dovrà essere riportata la dicitura “ottenuto da miscela di olio comunitari od extracomunitari” nel caso in cui l’olio non sia interamente italiano, al 100%. Se si vuole essere sicuri Coldiretti suggerisce di scegliere una delle 43 designazioni di origine riconosciute dall’Unione Europea, per il quale l’origine italiana è garantita.

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