S.O.S. LAVORO: 20 milioni di disoccupati nell’Europa del fiscal compact!

28 Gennaio 2014

E’ allarme disoccupazione per l’Europa che tiene sotto botta gli stati dell’Unione con il fiscal compact. A lanciare l’ S.O.S.-LAVORO è Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, che denuncia quasi 20 milioni di disoccupati nel Vecchio Continente. ”Fino a che gli effetti sul lavoro non saranno invertiti, non possiamo dire che la crisi è finita. Quando la disoccupazione è alta – prosegue – la crescita è lenta perchè la gente consuma meno e le aziende investono e assumono meno” afferma Lagarde, sottolineando che la strada più efficace per rafforzare l’occupazione è la crescita. Secondo alcune stime, un punto percentuale di crescita in più nelle economie avanzate ridurrebbe la disoccupazione di metà di un punto percentuale, ovvero fa tornare al lavoro 4 milioni di persone. In Europa per rilanciare la crescita è necessario che famiglie, aziende e governi riducano gli elevati livelli di debito. ”Il debito pubblico deve calare. In un contesto di bassa crescita, il trucco è muoversi gradualmente fino a che il mercato lo consente con politiche ancorate all’impegno di un risanamento fiscale sostenuto a un ritmo ragionevole nel medio termine. Il risanamento, inoltre, dovrebbe essere visto come un’occasione per rendere il budget più orientato alla crescita. Mi preoccupa – dice ancora Lagarde – che quasi un quarto dei giovani europei under-25 non riesce a trovare un lavoro. In Italia e Portogallo più di un terzo dei giovani sotto i 25 anni è disoccupato.E in Spagna e Grecia sono più della metà”. Ma nel Belpaese più che alla crescita di aziende e famiglie e a cercare di creare nuove opportunità per i giovani alla disperata ricerca di un lavoro che non c’è, la politica e il governo pensano solo ed esclusivamente ai fatti propri. Dal caso Mastrapasqua a quello De Girolamo, per finire nelle sabbie mobili della trattativa sulla legge elettorale arenatasi su tre punti: innalzamento al 38% della soglia che fa scattare il premio di maggioranza, introduzione di primarie facoltative per legge, delega al governo per disegnare i collegi. E intanto l’Italia affonda! Ma, comunque, “loro” restano sempre a galla e poco gliene tange!
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