Vertice NATO: con Cina e Russia cooperazione e competizione.

di Attilio Runello. Dal vertice NATO che ha seguito l’incontro del G7 sono emerse le differenze di vedute fra Stati Uniti ed Europa. Al tempo stesso è stata riconfermata la solidità dell’alleanza, che è arrivata a trenta membri e ha l’Ucraina che bussa alla porta.
Stoltenberg ha dichiarato che il nemico non è la Cina, ma che tuttavia il suo rafforzamento militare e la sua collaborazione con la Russia preoccupa.
Biden ha ribadito che nell’incontro che avrà con Putin ribadirà che esiste una linea rossa che non va superata. Probabilmente si riferisce alle presunte interferenze con le elezioni americane tramite cyber attacchi.
Draghi e Macron hanno riconfermato la stretta alleanza con l’America. La Merkel invece ha ribadito il doppio pilastro. Da un lato si può cooperare con Russia e Cina ma al tempo stesso stabilire sanzioni quando da parte di questi paesi si violano degli accordi.
Putin ha fatto sapere che la Russia non ha nulla a che vedere con le elezioni americane e con il tentativo di assassinare Navalny. I tre paesi baltici confermano di sentirsi minacciati. La Turchia ha ribadito che in questi anni la difesa dai terroristi era prioritaria ed è stata abbandonata nella lotta contro il terrorismo.
A questo punto qualcuno è chiamato a fare la sintesi. Secondo Biden l’impegno per la difesa da parte degli alleati deve aumentare, ma ha preferito sottolineare un impegno europeo per creare infrastrutture che la leghino ai paesi piccoli e medi, la stessa strategia adottata dalla Cina. E questo ultimo aspetto sembra avere trovato tutti d’accordo.

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