Un programma elettorale, più che un contratto di governo.

Volete un reddito fisso in attesa che dal cielo piovano posti di lavoro? Volete andare in pensione prima dei forneriani 67 anni + speranza di vita? Volete pagare meno tasse? Volete il rispetto dell’ambiente, dei confini e del made in Italy? Volete limitare l’invasione dei migranti? Volete più sicurezza in casa e per le strade? Volete che i delinquenti finiscano tutti in galera? Certo che Sì!

Cosa altro volete che rispondano a questo che è il ‘contratto di governo gialloverde’, gli internauti pentastellati e i gazebari leghisti? Sono domande alle quali è impossibile dire di No! Insomma, Bello e Impossibile, questo “Contratto per il Governo del Cambiamento”, come lo hanno chiamato e firmato, Salvini e Di Maio. Un ‘contratto’, per l’appunto, come se si trattasse di una transazione immobiliare, dove i due contraenti’ hanno, però, omesso il prezzo dell’immobile! Un contratto che sembra più un programma elettorale per prendere voti, che una road map per risolvere sul serio i problemi del Paese. Problemi che hanno un prezzo. Un prezzo molto alto se sommati tutti insieme. Per tornare alla metafora dell’appartamento, è come se una coppia mono reddito, a mille e duecento euro al mese e senza il becco di un quattrino da parte, avesse sottoscritto la ‘proposta d’acquisto’ di una mega Villa ai Parioli. Peccato che nel contratto gialloverde, strano per un ‘contratto’, non si faccia nessuna cifra. Vogliono dare soldi a tutti, reddito di cittadinanza e pensioni, riduzione delle tasse, ma non dicono dove e come intendono prendere i soldi. Insomma, più che un contratto è una lista della spesa. Una spesa eccessiva per chi va al mercato senza un centesimo in tasca e rischia di tornare a casa solo con un bel… cetriolo! Un contratto firmato dai due leader di M5s e Lega, ma che non vedrà nessuno dei due ad attuarlo in prima persona, perché il Presidente del Consiglio dei Ministri non sarà né l’uno, né l’altro, ma una figura terza che si vedrà scaricare addosso la responsabilità di attuare promesse belle, ma impossibili da realizzare! E tornando all’appartamento di cui sopra, arriverà il giorno del rogito, quando i due contraenti si ritroveranno davanti al notaio senza i denari per il saldo e perderanno la caparra e chi dovrà pagare la penale, guarda un po’ le combinazioni della vita, saranno sempre i ‘soliti fessi’! Insomma, quel bel… cetriolo girerà, girerà, per poi finire sempre in… bè chi è che non consce il finale dell’ortolano!? Un contratto, insomma, che sembra fatto apposta per essere disatteso, che ha più le sembianze di un programma elettorale stralciato dal libro dei sogni, e che dovrebbe portare dritti, dritti, ad elezioni anticipate. A meno che… a meno che non vogliano menare il can per l’aia per cinque anni!

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *