C’è chi dice no all’invasione africana e chi lucra sull’accoglienza.

C’è chi dice no all’invasione africana… “Chi registra la domanda di asilo, deve farsi carico dell’accoglienza”. Questo sarebbe il succo della bozza UE.
Un nemmeno troppo celato modo per dire che Germania e Francia non vogliono accogliere i migranti. Angela Merkel ha grossi guai in casa propria e deve trovare una via d’uscita al problema dei migranti che entrano illegalmente sul suo territorio. Così la Cancelliera, spalleggiata da Macron, vuole rimandarli tutti indietro. E dove? Nei Paesi di primo approdo, principalmente in Italia. Insomma, il vertice Ue di domenica a Bruxelles, per definire la politica europea sui flussi migratori, sarebbe un bel trappolone per l’Italia! Ma accà nisciuno è fesso e prima che buona parte dei Paesi europei del Nord Europa incastri l’Italia sul tema immigrazione e accoglienza, dal governo Conte è partita la controffensiva con una proposta dettagliata e insindacabile. Da Roma l’idea è di proporre al Consiglio europeo di sospendere il trattato di Dublino per i soli confini marittimi. Le regole attuali impongono al primo Paese in cui arriva un immigrato la sua identificazione. Un’opzione che il governo Conte vuol tenere valida quindi per i soli confini terrestri, con Francia, Austria e Slovenia. L’effetto del piano italiano porterà così a considerare chi viene salvato in mare nel canale di Sicilia come persona che ha valicato i confini europei. Stando alle dichiarazioni, buona parte dei Paesi Ue si dice disposta ad assumere la responsabilità collettiva sulla gestione dei confini marittimi italiani, considerandoli come si è detto europei. Sarà il Consiglio però a dare l’ultima parola e in caso contrario, come concordato in un vertice tra Conte, MatteoSalvini e Luigi Di Maio, l’Italia potrà sentirsi autorizzata anche ad azioni unilaterali. In altri termini, a respingere le navi che arrivano dal Nord Africa.
C’è chi lucra sull’accoglienza… Lucravano sull’accoglienza ai migranti, tramite assegnazioni pilotate, sovraffollamento dei centri e false attestazioni di presenze degli ospiti. Con questa accusa nel Beneventano sono state arrestate 5 persone, tra cui un funzionario pubblico, un impiegato del ministero della Giustizia e un appartenente alle forze dell’ordine. Nell’ambito dell’inchiesta ci sono anche altri 36 indagati. La Polizia di Stato di Benevento, dei Carabinieri del Nucleo investigativo di Benevento e del Nas di Salerno ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Benevento nei confronti di 5 persone accusate di truffa ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode in pubbliche forniture, corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio. L’indagine, coordinata dalla Procura di Benevento, ha avuto origine da un esposto e ha fatto luce su una serie di gravi comportamenti illeciti riguardanti la gestione dei centri di accoglienza per migranti della Provincia di Benevento. Le investigazioni hanno permesso di ricostruire un sistema criminale che lucrava sulle assegnazioni pilotate dei migranti, sul sovraffollamento dei centri e sulla falsa attestazione di presenze degli ospiti, con la connivenza di alcuni pubblici dipendenti.

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