Tasse esagerate su busta paga e casa di proprietà.

Per lo Stato italiano, il sistema più rapido, comodo e sicuro di fare cassa è quello di colpire il lavoro dipendente e la casa degli italiani! Busta paga e appartamento di proprietà sono, infatti, “il dindarolo” dove il fisco va abitualmente a pescare a botta sicura. Altro che lotta all’evasione fiscale. Altro che far pagare le tasse a tutti! Tempo e denaro… perso!!! Lo sanno bene i vari governi che si sono succeduti alla guida del Paese e che hanno ripetutamente messo le mani nelle tasche dei soliti noti per ripianare il debito pubblico. Ora, a parte chi possiede un patrimonio edilizio di oltre mille immobili senza aver mai pagato una lira prima ed un centesimo poi al fisco, sui proprietari di casa, secondo uno studio della Cgia di Mestre, si è abbattuta come non mai la scure del governo con il solo obiettivo di “fare cassa” mettendo il mattone nel mirino del fisco. Dal 2007 ad oggi il gettito riconducibile al possesso dell’immobile ha subito una vera e propria impennata crescendo del 78%. E le previsioni per il 2014 non sono certo rosee: tra l’imu, la tasi e il nuovo prelievo sui rifiuti, quest’anno pagheremo quasi 31 miliardi di euro. Questo importo incide sul prelievo totale per quasi il 60%. 
E ancora, tenendo conto di tutto il sistema fiscale che grava sul mattone, nel 2014 i proprietari di immobili pagheranno quasi 3 miliardi in più rispetto al 2013. Una buona parte di questo aumento va addebitato all’introduzione della tasi che appesantirà il prelievo fiscale soprattutto sui proprietari di seconde e terze case e su quelli che possiedono un immobile ad uso produttivo. La Cgia ha inoltre sottolineato il fatto che negli ultimi otto anni il prelievo sui rifiuti è aumentato del 66%, mentre l’imposta che grava sugli immobili – prima ici ora imu – ha fatto salire il carico fiscale del 53%: nel 2007 il gettito era di 12,7 miliardi, nel 2014 sfiorerà i 19,5 miliardi di euro.
L’associazione degli artigiani e delle piccole imprese ha poi evidenziato che “la voce che ha subito la variazione percentuale più ‘violenta’ è stata quella riferita alle successioni/donazioni: +390%. se nel 2007 l’erario aveva incassato 106 milioni di euro, nel 2014 il gettito previsto raggiungerà i 520 milioni di euro”.
Insomma a pagare il conto di una crisi di cui non ha colpe, sono e saranno sempre i soliti noti: impiegati e operai a busta paga, e chi, dopo una vita di sacrifici, è riuscito a farsi una casa in città senza potersi – per la crisi del mattone – o volersi – per legami affettivi – liberare della seconda casa ereditata da mamma e papà e “super-tassata” da tutti i governi!

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