Debito pubblico: nuovo record a 2.169,2 mld.

Sarà chè i gufi pur essendo una razza in via d’estinzione non muoiono mai, sarà chè il governo Renzi sta affondando nelle sue stesse chiacchiere trascinandosi dietro il Carrozzone-Italia, ma un fatto è certo: il debito pubblico italiano – nonostante una tassazione ai massimi storici –  continua a salire e tocca il nuovo record. Lo rende noto Bankitalia nel Supplemento al Bollettino statistico “Finanza Pubblica, fabbisogno e debito”, spiegando che il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato a febbraio di 3,3 miliardi, a
2.169,2 miliardi. L’incremento è stato inferiore al fabbisogno del mese (8,2 miliardi) grazie alla diminuzione di 3,6 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (pari a fine febbraio a 79,1 miliardi) e all’effetto complessivo dell’emissione di titoli sopra la pari, del deprezzamento dell’euro e della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione (1,2 miliardi). Il fabbisogno (e conseguentemente l’aumento del debito) è stato contenuto dal parziale rimborso (2,1 miliardi) dei prestiti concessi alla Grecia ed erogati per il tramite dell’Efsf. Si tratta di un rimborso non programmato, connesso con risorse (finalizzate a interventi a favore del settore finanziario in Grecia) finora non utilizzate e che sono state temporaneamente riattribuite ai paesi contribuenti. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 3,7 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,4 miliardi e quello degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *