Stangata scuola: in prima media 475 euro per i libri.

Mesi fa giravano un po’ dappertutto sagome di bambini con un fumetto: “Mi hanno rubato la III° media”. L’immagine era quella di un ragazzino molto triste perché privato del doposcuola, della mensa scolastica, delle aule, dei libri troppo cari. Era la campagna “Allarme Infanzia” lanciata da Save the Children per denunciare il rischio povertà che minaccia tutti, soprattutto i bambini costretti ad abbandonare troppo presto la scuola, per problemi di natura economica.
E mentre i più fortunati sono ancora in vacanza, sugli scaffali delle cartolerie e dei supermercati iniziano già a comparire zaini, astucci e articoli scolastici. Come ogni anno, a pochi giorni dall’avvio delle lezioni, vengono segnalati rincari di prezzi che non faranno certo piacere alle famiglie messe all’angolo dal perdurare della crisi economica. Il Codacons ha valutato un aumento del corredo scolastico attorno al 3,5%, mentre per l’acquisto dei libri il costo sale del 5%. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato il costo dei materiali necessari agli alunni. La spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) passerà da 488 Euro dello scorso anno ai 499,50 di quest’anno, con un rincaro del +2,4%. Ad aumentare in misura maggiore sono soprattutto i prezzi di zaini, astucci pieni, borse a tracolla (sempre più di moda tra i ragazzi, specialmente alle superiori). Rimangono pressoché invariati i prezzi di matite, quadernoni e quaderni. Come sempre, la voce che pesa maggiormente sul budget per la scuola è quella relativa ai libri di testo. Quest’anno mediamente per i libri + 2 dizionari si spenderanno 521,00 € per ogni ragazzo, il +2,8% rispetto allo scorso anno. Per alcune classi gli aumenti sono però più marcati rispetto alla media, è questo il caso, ad esempio, degli alunni della prima media e del primo liceo, i quali, per l’acquisto dei libri, dovranno far fronte ad aumenti del 5-6%.
Quanto si spende alle medie. Uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 475,78 € (il +5% rispetto allo scorso anno). A tali spese vanno aggiunti +499,50 € per il corredo scolastico ed i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 975,28 €. Quanto si spende al liceo. Un ragazzo di 1ª liceo spenderà per i libri di testo +4 dizionari 787,05 € (il 6% in più rispetto allo scorso anno) +499,50 € per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.286,55 €.Oggi in Italia, soprattutto al Sud, molti ragazzi abbandonano la scuola perché le famiglie non possono permettersi di mantenerli agli studi. E’ in questi casi che lo Stato dovrebbe intervenire, aiutando ed incentivando le famiglie a mandare a scuola i propri figli. La spesa relativa al corredo ed ai testi scolastici inciderà notevolmente sui bilanci di mamma e papà, denunciano le associazioni dei consumatori, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale. Per questo Ministero dell’Istruzione ed Enti Locali dovrebbero potenziare le agevolazioni per l’acquisto dei libri destinate alle famiglie meno abbienti. Il Ministero, inoltre, dovrebbe avviare controlli più severi sullo sforamento dei tetti di spesa che, soprattutto nei licei, vengono puntualmente superati. È indispensabile adottare misure concrete che consentano alle famiglie di risparmiare: incentivando al massimo l’editoria elettronica (un dizionario online può costare anche 8 Euro!); rendendo disponibili in rete gli aggiornamenti per le nuove edizioni, senza obbligare l’alunno ad acquistare necessariamente un testo nuovo; ampliando i prestiti dei testi da parte delle scuole.
In Italia 1 bambino su 3 è a rischio povertà e il 18% dei ragazzi è costretto ad abbandonare gli studi. Ma  la scuola deve essere per tutti. Investire nella scuola è fondamentale per la crescita di un Paese e l’istruzione non deve essere solo per chi se la può permettere, ma per tutti. In tutto il mondo l’istruzione è la chiave del progresso economico e sociale. Il principale strumento per liberare il futuro dalle gabbie del passato, ambendo a condizioni di vita migliori rispetto a quelle dei genitori e rompendo il circolo vizioso delle povertà. Negare l’istruzione ad un bambino, significa rubargli il futuro. Un ragazzino che non studia è un danno per la collettività. Perché rubare il futuro ai bambini significa rubarlo al nostro Paese.

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