Si avvicinano le elezioni: propaganda da sorvegliare.

di Mauro Guidi. Molto spesso è capitato e capita di ascoltare notizie di politici che, quando vengono accusati di nefandezze varie, dopo molti anni vengono assolti con la formula ”…perchè il fatto non sussiste”. Una maniera della Magistratura per dire ”…ci siamo del tutto sbagliati” ed è comprensibile ed ammirabile per certi aspetti che venga riconosciuta anche un’accusa non vera . Ma tutto ha un senso logico quando la vicenda copre un lasso di tempo accettabile. In caso contrario si può arrivare ad ipotizzare un uso distorto delle leve giudiziarie per distruggere ipotetici o reali oppositori politici dal momento che un’accusa è già in pratica una condanna da scontare troppo a lungo anche nel caso che poi la legge porti ad un’assoluzione. Questa osservazione sarebbe necessaria sottolinearla in questi giorni di accesa campagna elettorale quando contrapposti partiti ricordano accuse reciproche verso propri esponenti di spicco che magari poi la giustizia ordinaria ha del tutto prosciolto. E’ augurabile un tutoraggio informativo in particolare per coloro che saranno chiamati per la prima volta ad esprimere il proprio voto.

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