Sempre più Tasse: la pressione fiscale sale al 43,1%!

di Redazione. La pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pilnel 2020 è risultata pari al 43,1%, in aumento rispetto al 42,4% del 2019 e al 41,7% del 2018.

Lo segnala l’Istat, sottolineando che la crescita è dovuta alla “minore flessione delle entrate fiscali e contributive (-6,4%) rispetto a quella del Pil a prezzi correnti (diminuito del 7,8%)”. 

L’Istat conferma anche per il 2020 un crollo senza precedenti per il Pil: -8,9% dovuto in particolare alla domanda interna, mentre la domanda estera e la variazione delle scorte “hanno fornito un contributo negativo limitato”.

Dal lato dell’offerta di beni e servizi, il valore aggiunto ha segnato cadute marcate, particolarmente nelle attività manifatturiere e in alcuni comparti del terziario.

La contrazione dell’attività produttiva si è accompagnata a una decisa riduzione dell’input di lavoro e dei redditi.

Schizza al 155,6% nel 2020 il rapporto tra debito e Pil, dal 134,6% del 2019. A comunicarlo è sempre l’Istat. Il dato è inferiore alla stima del 157% fissata dal governo. In termini assoluti, il debito si attesta a 2.569,258 miliardi di euro a fronte dei 2.409,904 miliardi del 2019.

Insomma, niente di buono per i cittadini onesti e per bene di questo paese chiamati a sborsare sempre più denari per uno Stato che non funziona come dovrebbe!

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3 Responses

  1. Nazzareno gatti ha detto:

    le libertà negate
    Quando le libertà fondamentali, vengono negate dallo stesso potere, che dovrebbe garantirle, la soluzione per la società civile è un golpe, oggi più che mai attuale.

  2. Anonimo ha detto:

    Condivido appiena la tesi del sig.GATTI

  3. Nazzareno Gatti ha detto:

    La mia osservazione verte sulla difficoltà economiche accentuata dalla pandemia per la maggior parte della popolazione italiana.
    Sono convinto, che la morte economica, possa essere equiparata alla morte clinica di un essere umano.

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