Se fosse un Paese normale….

di Maria Pia Caporuscio. Quante volte abbiamo sentito o pronunciato questa frase? Però ci siamo mai chiesti quali sono questi paesi “normali?” Purtroppo in tutti i paesi esistono tantissimi poveri che si spezzano la schiena tutto il santo giorno, per arricchire dei ricchi parassiti. Ovunque sono i miliardari a comandare, a dettare ordini, a detenere il potere, a promuovere leggi contro, a decidere il nostro destino.
Tutto il mondo cosiddetto “moderno” è schiavo dei soldi, soldi che solo i potenti posseggono perché essi stessi o i loro avi, sono stati bravi nello sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Purtroppo è colpa nostra, siamo sempre noi a creare questi “dei di cartapesta” davanti ai quali tutti o quasi, siamo disposti a genufletterci, anche se si tratta di miserabili vermi più che di “dei”! E’ colpa della nostra sottomissione se questi esseri esistono, noi li incoraggiamo e sosteniamo, è la nostra incapacità di organizzarci, la mancanza di coraggio, la nostra pigrizia, la nostra viltà o quella vergogna che si chiama convenienza, ad impedirci di unire le nostre forze e lottare per il bene comune. Troppo spesso basta uno sguardo del padrone e non importa se di scherno, per tradire i nostri simili, con l’inutile e vergognosa speranza di ottenere qualche lurido centesimo, o solo per ingraziarci lo schiavista. Purtroppo facciamo schifo allo stesso modo di chi ci costringe a stare a pecoroni, quando dovremmo dargli la caccia. Non ci rendiamo conto (o non vogliamo) di trovarci di fronte ad una terzomondializzazione della civiltà. L’assioma portante di questa “nuova forma di progresso” sostenuta da questi evangelisti di Satana, è l’impoverimento strutturale dell’intera classe lavoratrice, tramite un cinismo senza precedenti nella storia dell’umanità. Sotto la spinta della disinformazione e del rimbecillimento mediatico, operato dai mezzi di comunicazione, si stanno insegnando a rinnegare la nostra identità di esseri umani. Ci rifiutiamo di riconoscere che questi sostenitori della globalizzazione ci stanno trasformando in zombie. Si rende perciò necessaria una reazione alle menzogne del “sistema” è necessario impegnarci nel risvegliare quello spirito di ribellione dei nostri padri, perché questo che chiamano “Nuovo Ordine Mondiale” va stroncato prima che esso stronchi tutti noi! Questo ritorno al Medio Evo, che vogliono far passare come ineluttabilità della storia, non è altro che un piano studiato a tavolino da un oscuro personaggio (il conte Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi considerato il padre di Maastricht e del multiculturalismo e sconosciuto a tutti noi) che proclama da sempre, l’abolizione del diritto all’autodeterminazione dei popoli e lo svuotamento dei contenuti delle Democrazie affinché il mondo venga per sempre dominato dalle élite.Per riuscire in questo era necessario togliere la sovranità politica ed economica ai paesi, adottando una moneta unica da affidare alle banche private, trasformare i debiti dei vari paesi da pubblici a privati, dove gli interessi ai limiti dell’usura, ne rendevano impossibile l’estinzione. Eliminare le regole costituzionali che le nazioni si erano date, abolire l’uguaglianza di tutti dinanzi alla legge e creare una disoccupazione di massa che generava una povertà sistemica. Povertà ottenuta mediante le privatizzazioni dei colossi statali svenduti ai privati e lasciati fallire in breve tempo e la perdita di milioni di posti di lavoro. Permettere alle imprese di delocalizzare in paesi dove la mano d’opera costava meno, cancellare la classe media che ne rallentava i tempi e togliere ai cittadini qualsiasi speranza di cambiamento presente e futuro. Per evitare “possibili” ribellioni, istituire leggi speciali che consentivano anche l’uso delle armi, da usare contro la rabbia dei popoli nelle piazze, garantendo in questo modo l’accettazione da parte delle popolazioni di sottostare agli ordini di quella che lor signori considerano la “razza nobile”. Questo criminale piano di sterminio globale è stato preparato da decenni, per fermare lo sviluppo intellettivo ed economico della società civile che (secondo questo signore e i suoi discepoli), pone dei limiti al loro anarchismo di mercato o meglio alla loro feroce sete di potere. Necessita mettere sotto gli occhi di ognuno che tutto questo equivale ad un genocidio e non abbiamo alternative al vederci trasformare in schiavi se non con una rivoluzione globale.

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