Saviano: “SALVINI un BUFFONE, Ministro della MALAVITA”!”

“BUFFONE”, “MAFIOSO”, “MALAVITOSO”. Se “uno di noi” si azzarda solo per un istante a pensare male di “uno di loro” passa i guai.

E se poi arriva a scrivere che è addirittura un “BUFFONE”, “MAFIOSO”, “MALAVITOSO”, bene che gli và si becca una bella querela per diffamazione! Ma se a dirlo è “uno di loro” gli mantengono pure la scorta armata. Questo il siparietto tra il Ministro dell’Interno e Roberto Saviano. Matteo Salvini annuncia l’intenzione di verificare se ci siano ancora le condizioni per mantenere la scorta all’autore di ‘Gomorra’. E Saviano lo insulta in questo modo: “E secondo te, Salvini, io sono felice di vivere così da 11 anni? Ma pensi di minacciarmi, di intimidirmi? Credi che io possa avere paura di te? Buffone. Invece di liberare dai rischi i giornalisti sotto protezione, Matteo Salvini, Ministro degli Interni, li minaccia. Le parole pesano, e le parole del Ministro della Malavita, eletto a Rosarno (in Calabria) con i voti di chi muore per ‘ndrangheta, sono parole da mafioso. Le mafie minacciano. Salvini minaccia”. E lui, Matteo Salvini, incassa: “Gli insulti dei chiacchieroni Macron e Saviano non mi toccano, mi fanno forza”. Insomma, dopo insulti di una gravità senza precedenti è finita a tarallucci e vino!? Delle due l’una. La prima: in questo grande paese non solo la giustizia non è uguale per tutti, ma anche le parole hanno un significato diverso se pronunciate da “uno di noi” o da “uno di loro”. La seconda, canis canem non est! La nostra opinione? “BUFFONE” per “uno di noi” significa sempre buffone e “MALAVITOSO”, malavitoso.

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