Gaia: il futuro della politica.

di Guido Occelli. Ho vissuto per anni in un condominio romano di 107 famiglie e a ogni riunione c’era la figura molto benignana di un Jonny Stecchino che urlava più forte degli altri, scontento di tutto, prode accusatore dell’Amministratore ladro e corrotto! Privo di valide alternative, ma ricchissimo di accuse più o meno inventate e/o presunte. La stessa sensazione che provo a ogni arringa più o meno mediatica,

alla quale assisto da qualche anno in relazione al “nuovo” e “alternativo” Movimento pentastellato, pronto a mandare tutti a casa a prescindere, pronti a sfasciare ogni cosa generando discutibili e confuse alternative, in nome e per conto di facili e scontati principi. Difficilmente mi occupo di andare a ficcare il naso negli affari degli altri, specie in quelli che poco condivido, ma quando percepisco poca trasparenza e ambiguità, la mia curiosità si accende e contestando la mia stessa spontanea contrarietà, mi viene naturale cercare di capirne ciò che non condivido e potrebbe danneggiarmi, qualora assumesse dimensioni maggioritarie. Indubbiamente questa novità politica ha raccolto un consenso popolare enorme degno di rispetto e attenzione. Di mio penso che lo sfascismo oggi come oggi ha più favori, così come lo ha avuto l’operato del governo in merito dell’astensionismo del recente referendum. Una cosa mi ha incuriosito e insospettito da estraneo al Movimento e non aderente a certe filosofie, certe figure più o meno note, oscure, sfuggenti. Non mi riferisco al noto comico, che forse è l’unico che da tempi non sospetti, si è dichiarato contro tutti e tutto, antagonista a un sistema per il quale si è sempre speso in proprio e continuerà a farlo, lo ritengo un puro dei suoi pensieri incrollabili. Nel lontano 2008 un signore proprietario e gestore di una delle più importanti piattaforme telematiche, specialista di comunicazione, uno stratega dei movimenti di masse, equipaggiato di potenti mezzi atti a mettere in pratica i movimenti stessi, presenta un filmato avveniristico chiamato “Gaia, il futuro della politica” “il nuovo ordine mondiale”. Inquietante scenario post distruzione globale con date ben precise, che più che profetiche, sembrano essere un obiettivo da raggiungere. Personalmente guardando questo video, senza volerlo, la mente mi riporta a una scena di un film interpretato da Charlie Chaplin nel 1940 che giocava con il mappamondo, ma questo è ciò che suscita in me, ognuno ha la propria reazione. Nel filmato visionario di Gaia (che vi invito a vedere) è rappresentato un futuro senza ideologie, partiti e religioni (quindi una sola), le identità sono virtuali, la democrazia è gestita da una super piattaforma telematica, nessun parlamento e presidente, una sola grande e universale nazione senza confini e differenze di identità, ogni forma di interazione transita in rete e tante altre cose. A mio giudizio estremamente inquietanti, ma ancor più inquietante, tutto ciò sarà possibile solo dopo la totale distruzione di tutti i riferimenti democratici, politici, religiosi, identitari attuali, nel filmato si fa riferimento a una guerra mondiale, ma in realtà vedo il Movimento muoversi nella medesima direzione. Siamo nel 2008 quando il Movimento pentastellato non esisteva ancora, ma era un pensiero e forse un auspicio del suo produttore. Evidentemente poi la cosa ha preso forma e si è deciso di concretizzare la visione. Ed eccoci ai giorni d’oggi con il Movimento attivo e significativo sul quadro politico attuale, bello operoso nella loro opera distruttiva assetata di potere. Concludo chiedendo ai partecipanti al Movimento se sanno di essere solo lo strumento, il mezzo per raggiungere la perfezione auspicata nel video di Gaia, dove tutto sarà in mano, gestito e condizionato dalla piattaforma telematica di chi l’ha inventata. Chiedo se veramente vogliono una democrazia così fatta. Chiedo se analogamente per loro sarebbe bello e lecito se l’Agip regalasse a tutti i cittadini una fiammante supercar 3.000 di cilindrata benzina e contemporaneamente facesse sparire mezzi pubblici e treni, vietando l’uso di biciclette e motorini. Chiedo di ragionare sulle epurazioni avvenute con strane dinamiche, che non siano avvenute non tanto per irregolarità, ma perchè elementi di intralcio a progetti e prospettive più lungimiranti. Chiedo se sono strumenti e mezzi per ottenere qualcosa di cui non sono consapevoli. Chiedo se il loro operato non sia il mezzo per ottenere qualcosa di cui non sono consapevoli. Non sarebbe la prima volte nella storia che una ideologia o una corrente sia stato mezzo per ottenere qualcosa di imprevedibile che qualcuno avesse progettato e manipolato scientemente a tavolino.

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