Russia, Colpo di Stato abortito ancora prima di nascere!

Il tentato golpe del weekend moscovita, che ha scosso mezzo mondo facendo intravedere e sperare la fine di Putin, è durato solo poche ore! La marcia su Mosca di Yevgeny Prigozhin, il capo dei mercenari del gruppo Wagner, si è bruscamente arrestata, scongiurando il rischio che la Russia piombasse nel caos di una nuova guerra civile, ma per lo “Zar” è stata senz’altro una delle sfide più gravi alla sua autorità da quando è salito al Cremlino, ormai più di 20 anni fa.

Ritirata Wagner

Insomma, il colpo di stato che doveva spodestare Putin alla fine non c’è stato: le milizie di Prigozhin hanno occupato Rostov sul Don, città sud-occidentale della Russia, mentre una colonna che procedeva verso Mosca si è fermata a 200 km dalla Capitale per poi ritirarsi e ripiegare in Bielorussia.

Le ultime informazioni sono di ieri sera, con un video di Prigozhin che lasciava il quartier generale del distretto militare a Rostov sul Don dopo aver accettato di trasferirsi in Bielorussia. Da quel momento, l’uomo della rivolta è sparito!

Putin nel suo discorso alla nazione è apparso evidentemente scosso e ha giurato di punire questi personaggi “sulla via del tradimento”. Il “tradimento” di Wagner è stata una “pugnalata alle spalle del nostro Paese e del nostro popolo”, ha inveito Putin, paragonando le azioni del gruppo alla rivoluzione russa del 1917 che rovesciò lo zar Nicola II nel bel mezzo della Prima guerra mondiale.

Certo è che il mancato colpo di stato ha ulteriormente indebolito Putin che adesso è sempre più in difficoltà. Appare debole, isolato, la sua forza compromessa, e non solo dal sistema internazionale che da mesi tenta di mettere la parola fine alla guerra d’invasione della Russia contro l’Ucraina, ma anche dal suo interno: il sostegno del popolo russo e di molti dei suoi militari sta via via affievolendosi e iniziano a serpeggiare non pochi malumori.

In realtà il finto colpo di stato sarebbe riconducibile al fatto che Prigozhin considera la linea del Cremlino in Ucraina troppo morbida. Prigozhin avrebbe voluto alzare l’asticella del conflitto per prendere l’Ucraina con un bagno di sangue ancora peggiore.

Ma la sfida di Prigozhin, dalla quale Putin è uscito comunque umiliato, è la dimostrazione che il potere dello “Zar” non è più temibile e inattaccabile come un tempo.

 

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1 Response

  1. Lo Zingaro ha detto:

    Tutti ci speravamo, ma così non è stato e Putin sta ancora lì, come pure Zelensky a far scannare tra di loro centinaia di migliaia di figli di mamma: Basta Guerra!

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