RUBYGATE. SILVIO BERLUSCONI COLPEVOLE.

Rubygate: Berlusconi condannato a sette anni. Interdizione per sempre dai pubblici uffici. Il che vuol dire che il Cavaliere non potrà mai più rivestire alcun ruolo istituzionale all’interno dello stato italiano, neppure come semplice bidello di una scuola pubblica! Silvio Berlusconi, imputato a Milano per il caso Ruby, è stato condannato a sette anni per entrambi i reati contestati: concussione per costrizione e prostituzione minorile. Il Cavaliere è stato anche interdetto a vita dai pubblici uffici. Lo hanno deciso i giudici con la sentenza di ieri. Il tribunale di Milano ha inflitto a Silvio Berlusconi una pena più alta di quella richiesta dal pubblico ministero Boccassini: sette anni, contro i sei richiesti dall’accusa. I giudici hanno disposto la confisca dei beni già sequestrati in passato a Ruby e al suo compagno, hanno disposto la trasmissione degli atti alla Procura affinché valuti le presunte false testimonianze rese da alcuni testimoni nel corso del dibattimento. Dunque, niente da fare per il Cavaliere. I giudici hanno ritenuto, evidentemente, che le feste di Arcore non fossero le “cene eleganti” descritte dal Cavaliere e dai suoi numerosi testimoni, ma le “orge bacchiche” raccontate da altri suoi ospiti. È da questa scelta interpretativa che verosimilmente discende tutto il resto della sentenza. Ma rilevante è anche la decisione del tribunale di non credere alle testimonianze dei funzionari di polizia che in aula hanno negato di avere subito pressioni per rilasciare la giovane marocchina la notte del 27 maggio 2010. Per i funzionari di polizia, e per tutti i testimoni che hanno negato che ad Arcore avvenissero festini hard, scatta la trasmissione degli atti alla Procura perché proceda per falsa testimonianza. Stesso destino per i funzionari dei servizi segreti e i collaboratori del Cavaliere interrogati in aula. Ilda Boccassini non era in aula ad assistere al suo trionfo nello scontro finale con il Cavaliere. La partita non è chiusa: il tribunale si è preso novanta giorni per depositare le motivazioni, poi vi sarà sicuramente il ricorso in appello, e passeranno anni prima che si esprima anche la Cassazione. Ma intanto, per il Cavaliere è una stangata indimenticabile. E se gli anti-berlusconiani inneggiano alla vittoria, esultano e brindano alla fine del Cavaliere, il Pdl grida al golpe, al colpo di stato, parla di ergastolo politico, di condanna a morte del Cavaliere, di sentenza vergognosa. E il governo delle larghe intese comincia a tremare!

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