La Russa Presidente del Senato.

Ignazio La Russa è da oggi il nuovo Presidente del Senato della Repubblica Italiana: 116 voti e 66 schede bianche.
Ancor prima che finisse la votazione, Ignazio La Russa ha raggiunto i 104 voti necessari per l’elezione. L’applauso è scattato in Aula.
Ma Forza Italia, eccezion fatta per Casellati e Berlusconi, non lo ha votato. E senza gli azzurri, non poteva essere eletto al primo giro.

Dunque, cosa è successo? Per ora è mistero, anche se per certo La Russa ha ricevuto voti dall’opposizione!

Matteo Renzi: “Ci sono 19 voti in più. Non è che ogni volta che succede qualcosa sono stato io, purtroppo. Non siamo stati noi, lo avrei rivendicato con orgoglio. Noi 9 abbiamo votato scheda bianca. È chiaro che c’è un regolamento di conti intorno al centrodestra”.
Giuseppe Conte: “Voti a La Russa? Non nostri. Ho un’idea in merito, ma non la dico…”.
Letta: “Irresponsabile oltre ogni limite il comportamento di quei senatori che hanno scelto di aiutare dall’esterno una maggioranza già divisa e in difficoltà. Il voto di oggi al Senato certifica tristemente che una parte dell’opposizione non aspetta altro che entrare in maggioranza”.
Berlusconi: “La Russa votato da Terzo Polo e senatori a vita”.
La versione del Pd: “Hanno votato per La Russa i 9 senatori del TerzoPolo, poi altri voti sono arrivati dal Misto, magari ci sono anche gli unici 2 voti di Fi e poi avrebbero votato anche alcuni senatori M5S. Sul Terzo Polo la spiegazione è semplice: un do ut des sulle vicepresidenze delle Camere. Azione/Iv stanno alzando i toni – ieri lo ha fatto per primo Matteo Renzi – denunciando che Pd e M5S vorrebbero tenerli fuori dalle cariche istituzionali. Insomma, prendersi le 4 vicepresidenze (2 alla Camera e 2 al Senato) lasciando fuori i centristi. Dunque, il ‘soccorso’ oggi alla maggioranza andrebbe letto in questa chiave. Per avere poi un ‘soccorso’ quando sarà il momento di votare i vicepresidenti. Per quanto riguarda invece i 5 Stelle, ci sarebbero delle frizione tra i contiani su equilibri e organizzazione interna e il voto sarebbe da leggersi come un segnale per Giuseppe Conte”, si argomenta tra i dem.

Una cosa è tristemente certa:  l’opposizione è più spaccata della maggioranza!

Camera, ‘fumata nera’ anche alla seconda votazione. 

Fumata nera, invece, nell’Aula della Camera anche nella seconda votazione per l’elezione del presidente. Nessuno ha raggiunto il quorum richiesto dei 2/3 dei partecipanti al voto, per far scattare l’elezione. Servirà una nuova votazione, già prevista alle 17: sarà l’ultima per oggi. Il quorum richiesto era di 259 voti. Hanno ricevuto voti: Letta, 4; Molinari, 3; Stumpo, 2; voti dispersi 7, schede bianche 365, schede nulle, 7.
Per il differente regolamento, il Presidente della Camera dei Deputati sarà con tutta probabilità eletto domani, venerdì 14 ottobre, salvo ulteriori sorpese. Infatti, se domani alla Camera Forza Italia non dovesse votare come fatto oggi al Senato, non ci sarebbe la maggioranza per eleggere il presidente a Montecitorio. Il candidato ufficiale, dovrebbe essere il leghista Riccardo Molinari. Questi i conti: la maggioranza alla Camera è a quota 237, di cui 45 sono i deputati forzisti. Sottraendo i voti del gruppo azzurro, ci si fermerebbe a 192. Sotto la soglia per eleggere il presidente.
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Ignazio Benito Maria La Russa, è nato in Sicilia nel 1947, da Antonio che fu segretario del Partito Nazionale Fascista di Paternò e poi senatore del MSI. A Milano, negli anni settanta è responsabile del Fronte della Gioventù, sezione giovanile dell’MSI. Diventa consigliere regionale della Lombardia nel 1985. Nel 1992 è eletto deputato per l’MSI. Rieletto alla Camera nel 1994 per Alleanza Nazionale, nel 1995 appoggia Gianfranco Fini nella ‘svolta di Fiuggi’ ‘ in quegli anni vice presidente della Camera dei Deputati. Nel 2012 esce dal Popolo delle Libertà e fonda assieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto il partito Fratelli d’Italia. Nel 2013 viene eletto deputato per FdI nella circoscrizione Puglia. Nel 2018 è eletto al Senato e poi vice presidente della camera alta del Parlamento. Il 25 settembre 2022 è stato eletto al Senato nel collegio uninominale della Lombardia. Oggi 13 ottobre 2022 è stato eletto Presidente del Senato. Il carattere simpatico che tutti gli riconoscono non ha impedito, nel corso degli anni, di mettere La Russa al centro di ricorrenti polemiche su una certa ambiguità nei confronti dell’esperienza fascista, come quando ha parlato della sua collezione di busti di Mussolini e, recentemente, quando il fratello Romano è stato immortalato a un funerale mentre faceva il saluto romano. Lo stesso saluto romano che il neopresidente del Senato, con la consueta vena provocatoria, aveva raccomandato in piena pandemia per evitare il contagio. Una vena che ora, in qualità di seconda carica dello Stato, La Russa dovrà necessariamente annacquare.

Nascita: 18 luglio 1947 (età 75 anni), Paternò
Figli: Geronimo La Russa, Lorenzo Cochis La Russa, Leonardo Apache La Russa
Coniuge: Laura De Cicco
Fratelli e sorelle: Vincenzo La Russa, Romano Maria La Russa, Emilia La Russa
Partito: Fratelli d’Italia
Altezza: 1,72 m

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11 Responses

  1. Savon ha detto:

    Poco prima delle elezioni, Giorgia Meloni ha rilasciato una intervista al quotidiano israeliano Israel Hayom. Si tratta di una pubblicazione molto vicina alla corrente ultrasionista di Benjamin Netanyahu. In questa intervista, la Meloni definisce Israele come “l’unica democrazia del Medio Oriente” e si impegna in ogni sede a difendere la sua esistenza. Poco importa che in questa “democrazia” ci sia di fatto un’apartheid molto più discriminatoria di quella del vecchio Sudafrica nei confronti dei non ebrei, e poco importa che in tale “democrazia”, i palestinesi vengano quotidianamente sottoposti alle peggiori vessazioni. Per Giorgia Meloni ciò che conta è compiacere il potere della lobby sionista. Dietro il centrodestra e il centrosinistra non c’è nemmeno più lo stato profondo di Washington, debole e decaduto da quando è iniziata l’era Trump. C’è solo e soltanto lo stato di Israele.
    https://www.israelhayom.com/2022/09/16/i-believe-that-the-existence-of-israel-is-vital-and-i-will-make-every-effort-to-invest-in-greater-cooperation-between-our-countries/

  2. Armandò ha detto:

    Le illegittime nazionalizzazioni di beni privati di proprietari russi in Italia en in Europa hanno aperto la porta alle legittime nazionalizzazioni dei beni pubblici e privati italiani finiti in mani straniere, soprattutto francesi, tedesche e cinesi. Senza rendersene conto, le stupide élite neoliberali hanno creato il precedente per giustificare la riconquista dei beni rubati all’Italia.

  3. Fovere ha detto:

    Fratelli d’Italia ormai esce sempre di più allo scoperto. Uno dei suoi peones, Giovanni Donzelli, afferma chiaramente che “non vogliono governare a tutti i costi”. Non era affatto un segreto. È evidente come la Meloni stia alzando volutamente il tiro per non giungere ad un accordo. Il gioco della Meloni è molto sporco. Manda degli ultimatum a Berlusconi ordinandogli di accettare le sue condizioni senza alcun margine di trattativa e in caso di rifiuto, lady Aspen poi è pronta a scaricare il barile del fallimento della mancata formazione del governo sullo stesso Berlusconi. Praticamente la Meloni sta cercando disperatamente lo strappo pur di non governare per poi addossare le responsabilità del fallimento sui suoi “alleati”. Se queste sono le premesse, non ha alcuna importanza che oggi si giunga ad un accordo. Il governo che nascerà, se nascerà, sarà un moribondo con aspettative di sopravvivenza brevissime

  4. Giacomino - Milano ha detto:

    I problemi incalzano.
    I problemi attendono.
    Milioni e milioni di italiani non ce la fanno economicamente.
    Migliaia e migliaia di imprese rischiano di abbassare le serrande.
    Se la politica non si ATTIVA ma sul serio, c’è pèoco da stare allegri:La Meloni non ha la bacchetta magica!!!

  5. Renè ha detto:

    La Russa è stato eletto con 116 voti. Fratelli d’Italia e Lega hanno 95 senatori e Forza Italia 18 che si sono astenuti. Anche ipotizzando che tutti e 9 i senatori di Calenda e Renzi abbiano votato per La Russa si arriva a quota 104. Mancano all’appello 12 senatori e quei voti sono arrivati o dal centrosinistra o dal M5S, o da entrambi. Il pallottoliere ci sta dicendo che oggi il centrosinistra ha dato una mano al centrodestra per spingerlo ad andare al governo, nonostante non abbia sulla carta una solida maggioranza politica. I motivi li abbiamo visti prima. Il governo fa paura a tutti. Tutti sono terrorizzati dal pagare il conto degli ultimi due anni.

  6. Della VOVERE ha detto:

    Appena eletto, La Russa ha fatto un discorso di elogio del 25 aprile e della Repubblica liberale della NATO. È un discorso che avrebbe potuto tranquillamente fare qualsiasi esponente del partito democratico. Il discorso di La Russa è la ennesima prova di come non esistano differenze di sorta tra i due schieramenti. Si tratta di parti manovrate dagli stessi poteri occulti che comandano la democrazia. Sono i poteri della finanza anglosionista, del club di Roma, di Davos e di tutta quella ragnatela eversiva tessuta dal mondialismo per distruggere le nazioni e assoggettarle al dispotismo di un governo globale. La giornata di oggi è stata l’ennesima conferma di come i propagandisti del “meno peggio” siano in larghissima parte dei falsari assoldati dal sistema per provare a preservare l’inganno sul quale si fonda la democrazia liberale.

  7. Tommy ha detto:

    Le voragini nel centrodestra sono evidenti. Forza Italia pensa di salire da sola al Quirinale. Il governo Meloni rischia di abortire. A questo punto, resta da capire se Berlusconi stia alzando volutamente il tiro perché si sente non abbastanza considerato dalla Meloni oppure se stia facendo tutto questo perché in fondo non sembra avere tutta questa voglia di governare, non differentemente dai suoi “alleati”. Ciò che appare quasi certo è che la legislatura sarà breve, intensa e sarà probabilmente l’ultima per tutti i partiti che siedono adesso negli scranni parlamentari. Restare col cerino acceso in mano fa paura….

  8. nevalittler3 ha detto:

    Forza Italia tenta di ricattare il centrodestra per far avere alla fedelissima un ministero e fa mancare il suo appoggio all’esponente di Fratelli d’Italia. Che però viene eletto lo stesso. Una figuraccia, segno del declino berlusconiano.

  9. Vincenzo S. ha detto:

    E se la Meloni si liberasse finalmente dell’Uomo di Arcore, sostutendolo nel suo governo con Renzi e Calenda?

  10. Dario CT ha detto:

    Tutto sto’ casino per la Ronzulli!? Povera italetta nostra!

  11. Bea'77 ha detto:

    Destra – Sinistra – Centro… è sempre la solita italietta, roba da ridere se la situazione non fosse talmente grave da farci piangere lacrime e sangue!

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