Roma, sul serio!
di Carlo Calenda. “Roma, sul serio” non è solo uno slogan, è il modo in cui affrontiamo la campagna elettorale per l’elezione del sindaco della Capitale d’Italia. Prima di lanciarla ufficialmente, questa mattina, abbiamo passato 8 mesi a studiare i problemi e soprattutto le soluzioni. Incontrando cittadini e circa 500 associazioni in oltre 60 quartieri.
Prima di tutto le questioni che riguardano tutta la città, i temi “trasversali”, come la gestione dei rifiuti, del trasporto pubblico o delle aree verdi. Poi le criticità di ogni quartiere, che rovinano la vita quotidiana dei romani.Solo usando questo metodo, quello della serietà, si può pensare di affrontare e risolvere i tanti problemi che paralizzano la città che è il biglietto da visita dell’intero Paese.
Solo usando questo metodo si può dimostrare che non esistono città ingovernabili, il modo in cui purtroppo molti descrivono Roma.
Un modo di approcciarsi alla politica che noi azionisti conosciamo bene: è quello per cui lottiamo. Per questo, come ho detto mesi fa, la battaglia per Roma è la nostra. Anche di chi vive lontano da qui. Un’occasione unica di dimostrare quello che sosteniamo dal primo giorno.
Dimostrare che, lavorando seriamente e impegnandoci per spiegare le nostre idee alle persone, si possono sconfiggere populisti e sovranisti e dare vita all’unica rivoluzione che serve all’Italia: il buongoverno.
Partendo da Roma, dimostriamo anche questa volta che l’Italia è più forte di chi la vuole debole.
Grazie.
È il motivo per cui chiedo a ognuno di voi di aiutarmi in questa grande battaglia, che va ben oltre i confini della Capitale. Sul sito calendasindaco.it trovate il frutto del nostro lavoro – oltre 1.000 pagine di analisi e proposte dettagliate – e le modalità per partecipare attivamente e sostenerci.
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«Credo fortemente di andare al ballottaggio e di diventare conseguentemente sindaco». Con queste parole nette Carlo Calenda ha presentato ieri la sua candidatura e il suo programma in vista delle prossime elezioni amministrative di Roma. L’ex ministro boccia senza appello l’operato di Virginia Raggi: «La sua gestione è stata disastrosa – ha sottolineato -, oggi Roma è una delle peggiori capitali del mondo ma questo blocco e declino della città viene da lontano ed è imputabile a sinistra, destra e M5s». Calenda non rinuncia a stuzzicare i “cugini” del centrosinistra: «Il Pd a Roma ha governato molto bene fino a Veltroni, poi c’è stata una decadenza dovuta al consociativismo della classe dirigente. Dobbiamo cambiarla. Zingaretti se ne è andato dicendo che sono tutti “poltronari”. «A settembre faremo il porta a porta per spiegare il programma», ha detto annunciando lo slogan «Roma, sul serio».