Rinvio referendum: paura, eh? C’hanno provato, ma gli ha detto male!

Le bugie hanno le gambe corte e le chiacchiere stanno a zero. Fino a qualche tempo fa il “premier senza voto” aveva infinocchiato tutti quanti con quei suoi giochini di prestigio alla lavagna e quella sua spavalda logorrea. Ma oggi come oggi, non incanta più nessuno né in Italia, né all’estero! Il ‘giglio magico’ va dicendo a destra e manca che i soldi ci sono, e ci sono per la ricostruzione post-terremoto, per il ponte sullo Stretto, per le infrastrutture, per il contratto degli statali, per assumere medici, infermieri e poliziotti, per la quattordicesima dei pensionati, per gli 80 euro a go-go,
per bonus e contro bonus. Per tre anni Renzi ci ha promesso che ci avrebbe tirato rapidamente fuori dalla crisi, così come oggi sta promettendo ai terremotati di ricostruire presto e bene le loro case, i loro borghi, le loro chiese. Tutte balle! Il premier promette sapendo di non poter mantenere, perchè il 4 dicembre gli italiani lo sfratteranno da Palazzo Chigi! L’unico fatto certo, di questi tre anni di ‘renzite’, è che il “giglio magico” ci ha portato alla stagnazione dell’economia, affossando gli italiani nel baratro di un Paese morto e sepolto, dove nessuno riesce più a vendere e comprare nemmeno uno spillo e dove l’unica cosa che continua a crescere è il debito pubblico! E se il Pil sale di uno striminzito “zero virgola” è solo per effetto del ‘quantitative easing’ della Bce, per il calo del prezzo del petrolio, e non certo per le scelte economiche del governo. Basta fare il confronto con gli altri Paesi, la Spagna per esempio, per capire che noi in Europa cresciamo meno di tutti e abbiamo gli stipendi più bassi di tutti! E se l’Italia non ce la fa a ripartire, vuol dire che chi sta alla guida del Paese non funziona! I problemi stringenti sono: lavoro, pensioni, fisco, burocrazia, giustizia. E il “premier senza voto” pensa che per risolverli bisogna fare riforme inutili. E’ una presa in giro, ma gli italiani se ne sono accorti e voteranno No. Gli italiani sono arrabbiati e non si fidano più di Matteo Renzi. Ma anche oltralpe stanno mangiando la foglia, accorgendosi che quelle del ragazzotto fiorentino sono solo chiacchiere che nascondono una gravissima crisi sociale ed economica alla quale il governo non riesce in alcun modo a porre rimedio, e che anzi contribuisce ad accentuare con scelte sbagliate e controproducenti. E allora ecco che riprende a soffiare, minaccioso, su Palazzo Chigi il vento dello spread. Quello stesso vento che anni orsono fece fuori in quattro e quattr’otto l’uomo di Arcore! In un articolo intitolato “L’Europa trema di fronte agli italiani arrabbiati”, il quotidiano tedesco ‘Welt’ segnala come l’Italia abbia superato la Grecia come candidato numero uno ad un’eventuale uscita dall’Euro: “Non era quello che si era immaginato il premier Renzi quando prevedeva che l’Italia avrebbe assunto il ruolo guida nell’Eurozona”, ironizza la ‘Welt’, che ricorda come alcuni economisti abbiano di recente espresso fortissimi dubbi sulla possibilità di permanenza di Roma nell’euro. La ‘Welt’ pone l’accento sulla crisi economica, evidenziando che “in Italia il 40% dei giovani è senza un lavoro e che il governo Renzi non ha fatto nulla per cercare di far uscire il Paese da una gravissima crisi economica e finanziaria”. Il quotidiano tedesco ricorda, inoltre, che più della metà degli italiani sarebbe favorevole all’uscita dell’Italia dall’Euro e al ritorno ad una moneta nazionale, accusando il premier italiano di voler imitare l’agenda di Angela Merkel senza averne le capacità e di essersi messo da solo in un brutto guaio personalizzando il referendum costituzionale, che potrebbe dargli il colpo di grazia. Ecco perchè Renzi&Co hanno messo in scena la commedia del ‘rinvio della consultazione referendaria’, perchè sanno di avere i giorni contati!

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