Renzi: “La Meloni si vanta di essere coerente, ma non lo è”.

di Matteo Renzi. Sono intervenuto ieri in Aula nel dibattito parlamentare dopo le comunicazioni di Giorgia Meloni. Qui trovate il video integrale su YouTube. Ho detto alla Presidente che i toni da propaganda sono divertenti ma andrebbero lasciati ai talk show. Ciascuno di noi potrebbe attaccare gli altri.

La Meloni si vanta di essere coerente, ma non lo è.

Ha detto che avrebbe fatto il blocco navale e gli sbarchi sono più che raddoppiati. Ha detto che quelli della BCE sono “affaristi e usurai” e ha appena indicato uno della BCE come Governatore della Banca d’Italia.
Ha scelto Figliuolo come commissario in Emilia Romagna, visti i grandi successi del generale nella campagna vaccinale, eppure lei definiva la campagna vaccinale “raggelante”.
Ha detto che dobbiamo proteggere i Paesi confinanti con la Russia ma quando lo dicevamo noi nel 2016 al vertice Nato, definiva la nostra opzione “una idiozia”.
Voleva uscire dall’Euro e dalla Nato, oggi non lo dice più.

Se ci mettiamo a fare un dibattito sulle dichiarazioni del passato Giorgia Meloni è cintura nera di cambio d’opinione.

Ma penso che il Parlamento meriti qualcosa di più. E per questo ho cercato di volare più alto. Che futuro ha l’Europa alla luce delle crisi demografiche, sociali, culturali che stiamo affrontando? Il nuovo mondo che ruolo riserva al vecchio continente? E dunque su questo mi vorrei confrontare: sul ruolo della Cina, dell’India, della ricerca, delle nuove tecnologie, delle scoperte scientifiche. Non fare un dibattito da cortile. Per chi vuole qui c’è il mio intervento integrale su YouTube.
Graditi come sempre i commenti: matteo@matteorenzi.it  

Tantissime iscrizioni ricevute per la LEOPOLDA, che si terrà dall’8 al 10 marzo 2024. Molte richieste anche per la SCUOLA DI FORMAZIONE che si terrà a PALERMO dal 5 al 7 settembre 2023: qui per iscrivere gli under 35, qui per contribuire all’organizzazione con un piccolo sforzo economico. Entro la prossima settimana saranno ufficializzate la segreteria/cabina di regia e la commissione congressuale come deciso all’Assemblea di Italia Viva di due settimane fa. Nel merito ho dato la massima disponibilità ad anticipare anche il congresso nazionale a ottobre / novembre così da accogliere anche i rilievi post assemblea più critici. Sul fallimento della gara per lo stadio di Firenze alla luce delle scelte europee sul PNRR farò domani una conferenza stampa nella mia città.

E per settembre stiamo preparando una bella novità. Insomma: si lavora a pieno ritmo. Grazie a chi sta dando una mano.

Sul Codice della Strada ho fatto un’intervista cui tengo molto a Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo, una vittima della strada. O, più correttamente, una vittima di un quarantenne drogato e ubriaco che lo ha ucciso in una calda serata di giugno a Firenze. Lorenzo aveva 17 anni e nel giorno che sarebbe stato il giorno del suo diciottesimo anno promisi ai suoi amici – in qualità di Sindaco –  che avrei fatto di tutto per cambiare le cose. Nacque allora l’idea dell’omicidio stradale. Qui trovate l’intervista. Sul Riformista (qui per comprare una copia o abbonarsi a 100 euro l’anno) di oggi c’è invece il Si/No sul Codice della Strada secondo Salvini.

Il viaggio del cardinal Zuppi a Mosca è fonte di speranza per tutti gli uomini di buona volontà. Mi torna alla mente il viaggio di La Pira al Cremlino di oltre sessant’anni fa. Una stagione diversa, certo. Ma speriamo che la saggezza prevalga anche oggi. Dare una chance alla diplomazia non è in contraddizione con il sostenere le ragioni dell’Ucraina. Chi come noi ha sempre sostenuto Kiev sa perfettamente che chiudere (bene) il conflitto è interesse di tutti, ucraini in primis.

Nel frattempo ho rilasciato un’intervista a Porta a Porta non per la politica ma per la… dieta. Vedere cliccando qui per credere. Mi raccomando: se fate diete non comprate cosacce pericolose per la salute. Fatevi seguire da medici e non dimenticate l’esercizio fisico.

Pensierino della sera. Marco Travaglio e Il Fatto Quotidiano sono molto arrabbiati con noi perché abbiamo chiesto di sapere se i giornalisti de Il Fatto prendono soldi dalla Rai, segnatamente dalla trasmissione di Bianca Berlinguer. Ho scritto questo articolo:

Marco Travaglio non perde l’occasione per manifestare la sua ossessione nei confronti miei e del Riformista. Ieri il direttore del Fatto Quotidiano mi ha dedicato il suo ennesimo articolo di fondo polemico. E teoricamente ironico. Avrebbe voluto far ridere ma non ci è riuscito. Capita. Quali sono i fatti? Italia Viva ha chiesto in Commissione di Vigilanza di sapere se Travaglio, Orsini e altri editorialisti de Il Fatto Quotidiano ricevono soldi dalla Rai per le loro apparizioni televisive a cominciare da Carta Bianca. Il FQ dice da sempre di essere orgoglioso di non ricevere finanziamenti pubblici. Poco importa se risulta che Travaglio and company abbiano avuto accesso tre anni fa a un significativo aiuto statale. La verità è che il Fatto è in linea con il pensiero grillino: no ai soldi pubblici ai giornali. E ai giornalisti. E allora perché Travaglio si arrabbia per sapere se lui, Scanzi, Orsini e altri “arrotondano” le loro entrate? Io vedo Travaglio in TV, con lo striscione del Fatto Quotidiano dietro (chissà se quello striscione sia considerato o meno pubblicità, cambio merci, avviso a pagamento): posso chiedere se le mie tasse hanno contribuito a questo show o se le idee di Travaglio costano al contribuente?

Che male c’è nel chiedere trasparenza sui soldi della Rai, cioè del canone, cioè dei cittadini? Travaglio si è offeso. E allora mi ha attaccato dicendo che io facevo “servizietti a Putin gratis”. Come al solito un linguaggio da premio Pulitzer per coprire l’ontologica incapacità di fare politica. Chiedere a Russia e Ucraina di fare dei territori contesi un’area come l`Alto Adige – proposta non solo italiana del 2015 – avrebbe evitato la guerra. Non si chiama servizietto, si chiama politica estera. Che è esattamente la materia che Travaglio non capisce. Se la capisse potrebbe dedicare uno dei suoi editoriali alla risposta alla seguente domanda: perché in piena pandemia i soldati russi sono entrati in Italia, invitati dall’allora Presidente del Consiglio? Come si chiamava quel premier? Non si è trattato di un servizietto gratis in quel caso. Si è trattato di un drammatico errore politico. Il cui costo lo hanno sostenuto i cittadini italiani e la credibilità della Repubblica.

Un sorriso

PS. Sui social gira una immagine molto tenera che viene dagli Stati Uniti. Uno scimpanzé che ha già compiuto 28 anni ha passato tutta la sua esistenza in una struttura al chiuso. Dopo ventotto anni – finalmente – può vedere il cielo. La meraviglia e lo stupore sul volto dello scimpanzé che scopre il cielo è bellissima. Meraviglia e stupore sono due parole bellissime che purtroppo noi umani tendiamo a considerare desuete. Diamo tutto per scontato. E invece quanto è bello saper emozionarsi, in qualsiasi momento della nostra vita. Sbaglio? matteo@matteorenzi.it

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