Renzi: “Il Governo non ha il coraggio di andare avanti sulla riforma della giustizia”.

di Matteo Renzi. Molte polemiche in Italia per una intervista del Ministro Crosetto sui rapporti tra politica e magistratura.
Crosetto non è uno che parla a vanvera: se ha deciso di intervenire, saprà delle cose che non sono note fuori dagli addetti ai lavori.
Ma il punto debole di Crosetto è che lanciare allarmi è inutile se il Governo di cui fa parte non ha il coraggio di andare avanti sulla riforma della giustizia. Chi ha bloccato il disegno di Nordio? Di cosa ha paura Giorgia Meloni?
Ne ho parlato nell’editoriale di oggi su Il Riformista.
Ma ne avevo parlato anche in questo tweet.
E per chi dice che la politica non si fa solo con i tweet rimando a questo mio intervento in Senato di quattro anni fa proprio sul rapporto tra politica e magistratura. Era il dicembre 2019. Appena finito l’intervento un collega si girò verso di me e mi disse: “ora ti arriva un avviso di garanzia”. No, non mi è arrivato un avviso di garanzia: me ne sono arrivati sei. Ma ne siamo usciti alla grande come era ovvio.
Diciamoci la verità con un briciolo di amarezza: il Governo Meloni sta buttando la palla in tribuna. La premier fa la vittima ma non fa le riforme. Ieri hanno passato la giornata discutendo di pagelline per i PM e di test psicoattitudinali. Sono in linea di principio d’accordo sul fare una norma sui test psicoattitudinali per i magistrati. Ma vedendo il nervosismo che serpeggia in queste ore nei palazzi del potere penso che questi test siano utili non solo per i magistrati.
 
Salvare vite umane.

Salvare vite umane è un dovere sempre. Non solo in mare ma anche nelle corsie dei nostri ospedali. Dopo il tragico caso del piccolo Ettore, abbiamo lanciato con Lisa Noja questa petizione che vi prego di far girare di più, davvero a tutti i contatti. Sembra una cosa piccola e banale solo perché non ci riguarda. Ma l’intervento tempestivo può salvare la vita dei bambini.
Abbiamo anche girato questo video. Anche in questo caso vi chiedo di farlo girare. Ci sono delle battaglie da fare anche quando non si è direttamente interessati al problema. Direi meglio: queste battaglie vanno fatte proprio perché il problema non ci riguarda direttamente. Per questo facciamo politica.

La vittoria della Coppa Davis.

Sono da sempre innamorato del tennis. Nel mio caso tendenza John McEnroe, lo straordinario campione americano che ha segnato la storia di questo sport contro BorgLendl e tanti altri campioni. Per quelli come me la vittoria della Coppa Davis ha un gusto doppio: dopo che per anni non abbiamo vinto nulla o quasi, la conquista dell’Insalatiera (così si chiama il trofeo della Davis) vale come una rivincita. Ma anche per chi non ama il tennis c’è un grande insegnamento da trarre. Vi chiedo di tornare alla partita di sabato, semifinale Italia – Serbia. In campo ci sono Djokovic, numero uno al mondo e Sinner, il campione italiano che sta facendo sognare un’intera generazione. La Serbia ha vinto la prima partita. Per andare in finale Sinner deve sconfiggere il numero 1. Ma siamo al terzo set. È il decimo gioco. Sul servizio di SinnerDjokovic è avanti 0-40. Che significa? Che il campione serbo ha tre occasioni per chiudere la partita, tre match point consecutivi. In questo momento non c’è nessuno che creda nell’impresa di Sinner, nessuno. Nessuno tranne Sinner. Che infila cinque punti consecutivi e salva il game. E a quel punto vince la partita al terzo set. Poi nel doppio insieme a Sonego porta a casa il 2-1 finale.
Io dico che il decimo gioco del terzo set di quel match andrebbe fatto vedere in tutte le scuole italiane per insegnare ai ragazzi a non mollare mai, a lottare fino alla fine senza paura, a credere in se stessi.
La vittoria della coppa Davis è un trionfo per tutto lo sport italiano.
La vittoria del decimo gioco del terzo set nella partita contro il numero 1 è un messaggio a tutti i giovani italiani. Anche quelli che non hanno mai preso una racchetta in mano

La giornata del Riformista.

Sabato 2 dicembre dalle 10 alle 17 si terrà la prima giornata del Riformista, a Napoli.
Vi suggerisco di seguirla in presenza per chi vuole (chi vuole partecipare scriva a matteo@matteorenzi.it) o in collegamento streaming sul sito www.ilriformista.it o sul mio canale YouTube. Parleremo di politica con i massimi vertici istituzionali (Presidente del Senato, Presidente della Regione Campania, Sindaco di Napoli, Ministro della Cultura), di economia, di terzo settore, di comunicazione, di intelligenza artificiale, di ambiente, di molto altro.
Per chi vuole seguire i miei ultimi editoriali sul Riformista suggerisco di accedere al mio canale Whatsapp, che trovate qui, o di abbonarsi al giornale, qui.

Italia Viva.

Prosegue la campagna elettorale per le europee. Domenica 3 dicembre a Roma, al Cinema Adriano, dalle 11 abbiamo l’assemblea nazionale, la prima dopo il congresso del 15 ottobre. Sarà possibile seguire la diretta sulla mia pagina Facebook e sul canale YouTube.
Chi vuole darci una mano per la campagna elettorale e un piccolo contributo anche economico, qui.

Un sorriso

Ps  Qualcuno mi ha chiesto di non insistere sulla vicenda Lollobrigida, dicendo che scendere dal treno è tutto sommato un peccato veniale. Io credo che il problema sia la concezione proprietaria delle istituzioni che un gesto del genere tradisce. Ma senza fare troppi discorsi: se a fare una cosa del genere fossi stato io, potete immaginare come avrebbero reagito i giornali della destra e i dirigenti di Fratelli d’Italia?

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