Renzi ci fa invadere dai migranti per un pugno di euro!

La Commissione europea apre alla flessibilità sui conti pubblici in cambio di ulteriori sforzi nell’accoglienza di profughi e migranti. Dopo il grande flop della redistribuzione di profughi e migranti dall’Italia e dalla Grecia verso gli altri Paesi Ue, Juncker propone il grande baratto “più migranti/meno deficit”, ovvero uno scambio tra accoglienza e flessibilità sui conti pubblici che suona come una sorta di salvacondotto finanziario-umanitario: “Se ci sono alte spese per affrontare l’emergenza saremo flessibili. Se un Paese fa uno sforzo straordinario, avrà una interpretazione del Patto di Stabilità conforme a questo sforzo straordinario. Purché questi sforzi siano dimostrati.
Le regole contengono un margine di flessibilità. Ma fra i grandi Paesi ce ne sono anche che non fanno abbastanza: solo chi dimostrerà di compiere sforzi avrà diritto alla flessibilità”. Le parole del presidente della Commissione Ue sono musica a chi è in ascolto a Palazzo Chigi e al Ministero dell’Economia e fanno fregare le mani alle business-company della tratta dei migranti. Infatti se venisse accettato il grande baratto “più migranti/meno deficit”, il nostro Paese potrebbe ottenere uno sconto dello 0,2% del Pil e contare su circa 3 miliardi in più per la manovra finanziaria. Il messaggio non è indirizzato solo all’Italia, ma ovviamente il nostro Paese è tra quelli maggiormente interessati. E Bruxelles fa un esplicito invito all’Italia ad aprire nuovi centri di accoglienza.

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