Marino ci ripensa e ritira le sue dimissioni. Renzi stai sereno…
D’altronde se il Sindaco di Roma non è indagato(*), allora il fatto del suo allontanamento non è tanto per la faccenda degli scontrini, ma per una questione politica! Perciò andrebbe fatta una verifica sulla presunta rottura del rapporto di fiducia tra un Sindaco eletto col 64% dei voti e la cittadinanza. Marino ha dalla sua ancora molti elettori che lo sostengono. Un banco di prova è stato la manifestazione del 25 ottobre contro le sue dimissioni. Marino non molla e si prepara alla resa dei conti col “suo” Pd. Lo scenario politico, infatti, sarà ben diverso se Marino dovesse lasciare il Campidoglio non per sua scelta, ma perchè sfiduciato dai consiglieri dem. A questo punto sarebbe lui a prendere la parola. Un’eventualità che sta turbando i sonni del “premier senza voto” alacremente a lavoro per chiedere ai consiglieri dem le dimissioni in massa. Insomma, più che il rapporto tra Marino e la città di Roma, quello che sembra per davvero essersi rotto è il patto tra un “sindaco col voto” eletto dai romani alla guida della Capitale e un “premier senza voto” mai eletto dagli italiani alla guida del Paese!
(*) Roma 30.10.2015. MARINO INDAGATO DALLA PROCURA DI ROMA per la vicenda delle spese effettuate con la carta di credito intestata al Comune. La notizia, riportata da Repubblica, è stata confermata dal legale del sindaco di Roma.
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