La Politica torni ad essere una ‘cosa seria’.

Il gossip mediatico del politichese corretto, il chiacchiericcio dei talk show tutto chiacchiere e fumo, non risparmia neppure uno come Super Mario che finisce come tutti gli altri nel tritacarne.

La politica dovrebbe essere una cosa seria, così come l’informazione, perchè entrambi riguardano la vita di tutti noi cittadini e non possono essere derubricati a ‘spettacolo’ ed ‘intrattenimento’ nei palinsesti televisivi e sulle pagine dei giornali. Politica e informazione non possono e non devono prendere il posto dei varietà con lustrini, cantanti, comici e ballerine.

Un tempo c’erano ‘Canzonissima’ e ‘Oggi le Comiche’.

Nel XXI secolo in prima serata e su tutte le reti ci sono sempre loro gli attori della politica. i comici dell’informazioni, i cantastorie del mainstrea, a farci ridere, purtroppo sulle nostre disgrazie: inconcludenti, istrionici, inutili. Gente che non ha dato nulla al Paese. Le loro opinioni fanno ridere, i loro libri piangere!

Bisogna restituire alla Politica il suo vero ruolo.

Bisogna restituire all’informazione il suo vero ruolo.

I giornalisti facciano i giornalisti. I politici, i politici. Gli attori, gli attori. I comici, i comici.

Più fatti e meno chiacchiere. Più serietà e meno spettacolo.

 

 

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16 Responses

  1. Tancredi ha detto:

    La schizofrenia paranoica di alcuni soggetti sta raggiungendo vette inesplorate. Fino a poche settimane e giorni fa erano assolutamente convinte che Draghi sarebbe rimasto fino al 2023 o persino fino al 2028 in una sorta di ciclo infinito dell’uomo del Britannia. Quando poi hanno visto che Draghi ha effettivamente lasciato palazzo Chigi quei soggetti sono giunti ad affermare che Draghi lasciava per volontà dei poteri che lo hanno posto a palazzo Chigi, quando quei poteri si stanno ancora adesso stracciando le vesti perché l’uscita di scena di Draghi ha significato la perdita dell’Italia. Alcune persone non sono prigioniere del Nuovo Ordine Mondiale. Sono prigioniere di loro stesse e delle loro paure.

  2. Felipe ha detto:

    Lo scempio dell’Italiagate è così enorme ed esteso da coinvolgere i massimi vertici delle istituzioni e l’intera classe politica “italiana”. L’intero stato profondo dell’Italia ha cospirato con il suo omologo a Washington per rovesciare il presidente degli Stati Uniti. Se i partiti che hanno attuato l’agenda di Davos negli anni precedenti credono di salvarsi dalle conseguenze di un simile atto eversivo internazionale, temo per loro che avranno un risveglio traumatico. Trump non ha dimenticato nulla, e andrà fino in fondo per perseguire i responsabili di coloro che hanno provato a rovesciarlo.

    14:51

  3. Diana ha detto:

    Il sistema è il sistema che non tiene più.
    Nessuna difesa dei confini – nessuna sovranità monetaria – soltanto immigrati che vengono in Italia a cercare fortuna, una fortuna che NON ESISTE da tempo, buoni per essere sfruttati dalle cooperative PD e da datori di lavoro senza scrupoli vedere caporalato.
    AIUTARLI A CASA LORO E NON VENDER LORO ARMI MA TECNOLOGIA DI PACE!!!!!!!!!!!!

  4. grecia ha detto:

    Il Cav punta al Senato e annuncia il programma in 8 punti: «Pensioni a mille euro».
    Una promessa mancata fin dal 1994.
    Se siamo ancora ridotti al cavaliere, vuole dire che la politica è messa veramente male. direi malissimo

  5. Anna Rita ha detto:

    Lo avranno il vitalizio, ma un pezzo se lo dovranno pagare di tasca propria, senza più avere lo stipendio. È la piccola beffa cui andranno incontro i parlamentari di prima nomina (circa il 70% del totale) a causa della fine anticipata della legislatura. Il rischio di non percepire il vitalizio è stato scongiurato grazie al fatto che la prima convocazione del nuovo Parlamento avverrà dopo la data del 24 settembre, ossia dopo 4 anni 6 mesi e un giorno dall’inizio della legislatura, come da regolamento. Nessuna occulta strategia della Casta a riguardo: la data del 25 settembre come giorno di elezioni non è stata scelta in quanto primo giorno utile per percepire il vitalizio.
    ABOLIRE ABOLIRE ABOLIRE ABOLIRE IL VITALIZIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

  6. Teresa ha detto:

    Lamorgese e Speranza sono stata la rovina del sig.DRAGHI.
    Quei due ministri andavano sostituiti subito, DRAGHI non lo h fatto e ne sta pagando pegno e che pegno…

  7. Licia ha detto:

    il tormentone del centrodestra sui social è quello che alle prossime urne vanno votati loro per non mandare su il PD. il PD ha enormi problemi al suo interno ed è anch’esso interessato dalla perdita di consensi, non si comprende perché gli ex elettori del centrodestra, milioni, dovrebbero andare a votare chi ha governato assieme al PD ed eseguito punto per punto la sua stessa identica agenda. Se questa è la carta sulla quale il duo Salvini-Meloni punta per smobilitare i milioni di voti parcheggiati nell’astensionismo, temo per loro che il 25 settembre riceveranno una sonora batosta

  8. Fulvia ha detto:

    MOLTI sondaggisti stanno notano che alle prossime elezioni ci sarà un’a valanga di astensione, ma da “buoni” sondaggisti di regime cercano di sminuire il fenomeno. Ipotizzano un calo di soli 4 punti percentuali rispetto al 2018, ma poi sono costretti a riconoscere che nelle ultime elezioni amministrative, regionali e comunali, a malapena uno su due è andato a votare. L’astensionismo è ciò che fa più paura a questa classe politica. Più scarsa la partecipazione maggiore la delegittimazione dell’intero sistema politico. La crisi della liberaldemocrazia è profonda e strutturale. I partiti sono attraversati già dalle loro faide intestine. L’astensionismo non farà altro che accelerare la loro definitiva disgregazione.

  9. Pasqualina ha detto:

    Il centrodestra è reduce da unaperdita di consensi superiore a quella del M5S negli ultimi due/tre anni. Il PD già in discesa è investito da forti divisioni si assocerà in campagna elettorale alla figura di Mario Draghi. Di questo passo, il 25 settembre non sarà una giornata elettorale. Sarà una giornata funebre per l’intero sistema politico italiano. A rimetterci come sempre il POPOLO

  10. Barbj ha detto:

    La strada è quella giusta. La strada è quella della completa delegittimazione del sistema e di ogni sua falsa opposizione:IL NON VOTO è oramai l’unica soluzione per uscire da un sistema comatoso e putrescente.

  11. Alida ha detto:

    Utile rammentare a coloro che dicono che al di là della democrazia liberale c’è la dittatura che è l’esatto contrario. È solo nella liberaldemocrazia che c’è la dittatura. È in questo sistema che ci è stato impedito di uscire di casa o di andare al lavoro perché ci siamo rifiutati di sottoporci ad un siero sperimentale al grafene. Se guardiamo alla storia moderna, o anche a quella più antica, non troviamo restrizioni così distoptiche e oppressive come quelle che sono state applicate nella democrazia liberale.
    Nel silenzio di Corte Cost.le e Presidente Repubblica

  12. Giacomo-TO ha detto:

    Caro Tommi non è questione di comici, ti ricordo che anche Regan, cme pure Swazneger era un attore e l’attuale Zelensky era un comico… la colpa non è solo di Grillo ma dell’intero sistema!

  13. Tommi ha detto:

    GRILLO, GRILLO, GRILLO è il responsabile del degrado della politica.
    Quando la politica diventa comica non ci si può attendere altro

  14. Massimiliano - PD ha detto:

    Mattia Feltri scrive che Draghi non c’entra nulla con l’Italia. È assolutamente vero, ma non per le ragioni addotte da Feltri. Tutta la carriera di Draghi è stata una carriera devota a servire quei poteri che hanno depredato economicamente il Paese. Tanto più Draghi compiaceva banche quali Goldman, tanto più l’Italia veniva saccheggiata. Il successo di Draghi è direttamente proporzionale ai danni che egli ha causato al “suo” Paese. Il primo cresceva esponenzialmente al crescere dei secondi. Si, è vero. Draghi non c’entra nulla con l’Italia. E di questo ne sono fieri l’Italia e gli italiani.

  15. Sandrina ha detto:

    Dopo l’annunciata caduta del governo Draghi, a questo punto sono in molti a chiedersi cosa accadrà? La crisi che sta investendo la liberal-democrazia nata nel biennio 1946-48 è profonda e strutturale. Non è passeggera. Chi crede che con le prossime urne si ricominci con il ciclo interrotto nel 2018 si illude. Questa classe politica si ritrova completamente prosciugata di consensi. Essa aveva scommesso tutto su Davos e oggi si ritrova ad assistere al fallimento del globalismo. I partiti si ritrovano oggi dilaniati da faide interne e da scissioni che stanno portando alla loro graduale dissoluzione. Stiamo quindi attraversando una fase di transizione che sembra portare inesorabilmente verso la fine della stessa democrazia liberale. Il fiume della storia sta passando e sta travolgendo la globalizzazione e le sue istituzioni. In questa fase, l’Italia non deve mettersi contro la corrente. Deve lasciarsi guidare da tale fiume e per poter giungere a destinazione deve seguire la sua bussola. La bussola è quella rappresentata dai valori fondanti dell’Italia incarnati dell’eredità cristiana e romana. Non bisogna avere paura quindi. Bisogna ricominciare dalle basi che hanno dato all’Italia il suo primato morale. Il nostro futuro passa dalla memoria del nostro passato.

  16. Carletto CT ha detto:

    Draghi era ed è una persona “seria”. Grazie quindi a Draghi per quello che ha fatto e anche per la coerenza che ha mostrato. Aveva detto che la grande coalizione con cui aveva iniziato sarebbe stata l’unica possibile per lui. E non ha cambiato idea per opportunismo. Un esempio per tutti i voltagabbana che circolano.

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