Reddito e salario minimo: ecco la situazione in Europa!

Siamo l’unico paese dell’Unione Europea a non garantire ai propri cittadini un salario minimo o un reddito di cittadinanza, come l’hanno ribattezzato i 5 Stelle, a chi non gode di alcuna entrata economica. Va oltretutto detto che, a fronte dei super stipendi intascati dai parlamentari, dai politici e dalla casta in generale, ma anche degli stipendi d’oro di manager pubblici e privati, le casse dello Stato italiano – nonostante Irpef, Iva, Imu, mini-Imu, Tares, Accise sui carburanti, Bolli e Balzelli vari – sono immancabilmente vuote. Insomma, per loro i soldi, tanti, troppi, ci sono sempre, per tutti gli altri invece… no tripe for cats!!! Dove i cats, i gatti, sono tutti quei lavoratori e pensionati rimasti a secco dopo l’ingresso rovinoso nella moneta unica, con stipendi e pensioni da fame! Per costoro quel medesimo Stato, che non prevede alcun reddito di cittadinanza per le classi sociali più disagiate e sofferenti, non intende fare alcunchè se non aumentare il prelievo Irpef in busta paga e tartassare l’abitazione di proprietà!
Detto ciò, in Europa esistono molte forme di reddito minimo, che prevedono requisiti economici e lavorativi diversi, ma in generale si tratta di un sistema di welfare che sostiene disoccupati e/o cittadini con reddito bassissimo.
Il salario minimo, invece, è un paga oraria, settimanale o mensile minima stabilita dallo Stato. Introdotto per la prima volta in Australia e Nuova Zelanda attualmente è una realtà assodata in gran parte del mondo. In Italia la legge prevede una pensione minima, la cosiddetta pensione sociale, ma nessun salario minimo è stabilito dalla legge, ma soltanto da alcune contrattazione tra le parti sociali. In particolare i contratti di stage o a progetto non prevedono alcuna paga minima perché non fanno riferimento ad alcun contratto di lavoro nazionale.
Il tema del reddito di cittadinanza è la bandiera programmatica del Movimento 5 Stelle. Il programma del Movimento prevede una prestazione di circa 600 euro per tutti i cittadini residenti in Italia e agli immigrati residenti da almeno due anni con più di 18 anni di età che hanno un reddito inferiore alla soglia di povertà individuata per nucleo familiare.
Ultimamente anche il leader del Pd, Matteo Renzi, ha riportato in auge il tema del reddito minimo proponendo una formula simile al modello danese. Si tratta di un contributo temporaneo per aiutare i disoccupati a trovare un nuovo impiegoCondicio sine qua non per il salario minimo sarebbe, quindi, l’impegno da parte del beneficiario di mettersi alla ricerca di un lavoro. L’attuazione di questo modello prevede necessariamente che i Centri regione per l’impiego recuperino efficacia ed efficienza.
Tra i due principali modelli, uno legato al reddito e l’altro allo stato occupazione, vi sono molte altre proposte intermedie, non resta che scegliere quella più adatta alle nostre esigenze.
Ecco la situazione negli altri paesi dell’Eurozona. (fonte Eurostat)
  • Cipro: reddito minimo mensile 452 euro,
  • Grecia: salario minimo mensile 683,8 euro,
  • Bulgaria: reddito minimo mensile 24 euro, salario minimo mensile 158,5 euro,
  • Romania: reddito minimo mensile 30 euro, salario minimo mensile 157,3 euro,
  • Ungheria: salario minimo mensile 341 euro,
  • Slovenia: reddito minimo mensile 226 euro, salario minimo mensile 763 euro,
  • Repubblica Ceca: reddito minimo mensile 131 euro, salario minimo mensile 315 euro,
  • Austria: reddito minimo mensile 542 euro,
  • Polonia: reddito minimo mensile 102 euro, salario minimo mensile 353 euro,
  • Lituania: reddito minimo mensile 91 euro, salario minimo mensile 286 euro,
  • Lettonia: reddito minimo mensile 56 euro, salario minimo mensile 289 euro,
  • Estonia: reddito minimo mensile 64 euro, salario minimo mensile 320 euro,
  • Germania: reddito minimo mensile 359 euro, salario minimo mensile 1.289, (dati dal 2015)
  • Olanda: reddito minimo mensile 617 euro, salario minimo mensile 1.430,2 euro,
  • Lussemburgo: reddito minimo mensile 1.146, salario minimo mensile 1.801,5 euro
  • Francia: reddito minimo mensile 460 euro, salario minimo mensile 1.430,2 euro
  • Spagna: salario minimo mensile 752,9 euro,
  • Portogallo: reddito minimo mensile 189 euro, salario minimo mensile 565,8 euro,
  • Regno unito: reddito minimo mensile 303 euro, salario minimo mensile 1.244,4 euro,
  • Irlanda: reddito minimo mensile 849 euro, salario minimo mensile 1.461,9 euro,
  • Danimarca: reddito minimo mensile 1.325 euro,
  • Svezia: reddito minimo mensile 361 euro,
  • Finlandia: reddito minimo mensile 361 euro.

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