Reddito Cittadinanza: poveri, sudditi e indebitati fino alla terza generazione.

di Redazione. Se un governo mette a busta paga i cittadini che non lavorano e li tassa quando lavorano, non c’è da sorprendersi se poi a crescere non è il Pil, ma il debito pubblico, la disoccupazione, la povertà, l’evasione fiscale e il lavoro nero.
Sedare i poveri con i sussidi di cittadinanza, dimenticandosi di chi un lavoro ce l’ha, senza intervenire sul cuneo fiscale per portare le retribuzioni dei lavoratori italiani ai livelli europei e incentivare le aziende ad assumere, senza investire in sviluppo e infrastrutture per portare lavoro e occupazione al Sud, ridurrà inevitabilmente tutti i cittadini sulla soglia della povertà.
Reddito e Pensione di Cittadinanza sono due provvedimenti che svalutano il lavoro e negano la dignità dell’essere umano, senza creare neppure un posto di lavoro, ma solo depressione economica e sociale.
Un Paese dove chi ha un lavoro non vede l’ora di andare in pensione, e chi non lavora pensa solo al reddito di cittadinanza, è un Paese morto!
Un cittadino che economicamente dipende da uno Stato che lo assiste e che non crea occupazione, sarà suddito di quello Stato e mai più libero.

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