Quella femminilità negata.

di Antonello Laiso. Quando assistiamo a quelle violenze in Iran-Iraq allora possiamo apprezzare quella democrazia che lì non esiste neanche come parola.
Una ragazza di poco più di vent’anni uccisa in Iran per qualche centimetro di capelli fuori da quel velo che ricopre quella femminilità da non poter mostrare, da tenere in segreto quasi fosse una vergogna nascere donna. Diritti negati da sempre per leggi assurde filoreligiose.
Quella femminilità negata, da quelle leggi assurde ed incomprensibili che vigono sotto un regime dittatoriale.
In quella regione dove non esistono diritti per quelle donne non e’ la prima volta che si puniscono quelle regole imposte con la morte con il carcere con la repressione violenta.
Centinaia di donne hanno protestato nella Siria settentrionale controllata dai curdi con alcune che si sono tagliate i capelli e si sono bruciate il velo in manifestazioni no a quelle ingiustizie no all’oppressione si a quei diritti delle donne che sono insiti un una femminilità negata.
I diritti delle donne in Iran sono sempre stati visti come inesistenti e quelle proteste sedate con quella violenza di quelle leggi che fanno parte di un mondo pur tribale che esiste.
Apprezziamo solo allora quella nostra libertà e democrazia che in molte parti del mondo sognano per quella vita di cui e’ un diritto vivere senza oppressioni e senza poter mostrare un volto femminile.

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