Quando si daranno le ‘pagelle’ pure ai dirigenti della Pa?
Forse non tutti sano che… Ogni anno i dipendenti della Pubblica Amministrazione ricevono la cosiddetta “pagella”, con tanto di materie e relativo voto, da parte del Dirigente dell’Ufficio dove prestano servizio.
In base a tale votazione si è più o meno premiati con il cosdiddetto Fondo di Sede, una somma che pro-capite si aggira ad una manciata di euro e che in teoria dovrebbe premiare, economicamente, i più meritevoli.
Non solo, la predetta pagella, è presa in considerazione anche per la progressione di carriera in quanto, insieme al titolo di studio e agli anni di servizio, concorre a formare la graduatoria per il passaggio del dipendente alla posizione economica immediatamente superiore.
Ma a questo punto la domanda sorge spontanea?
Perchè non viene data la medesima opportunità anche ai dipendenti di dare i voti al proprio Dirigente?
Infatti, chi meglio dei diretti collaboratori della Dirigenza può esprimere una valutazione sul suo operato?
Attualmente la scheda di valutazione del “Capo Ufficio” è lo stesso Dirigente a compilarsela, per farla poi sottoscrivere al suo diretto superiore.
Insomma – a parte il fatto che qui si tratta di promozioni di un certo peso e non certo di pochi spiccioli come per i normali ‘sottoposti’ del ruolo impiegatizio – questa valutazione del tutto autorefernziale della Dirigenza Pubblica sembra essere una partita dal risultato scontato, che si gioca sempre in casa, tutta in discesa, con tre gol di scarto e diretta da un arbitro di parte!
Ci mettono i voti in base a simpatie e amicizie, ma aloro nessuo li giudica?
Dirigenti che sanno soltanto dirigere i soldi nelle loro tasche
Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, ma certo è che trovarne uno buono è come cercare un ago nel pagliaio…. sob, sob, sob
L’unica cosa che sanno fare – quando sono onetsi – è soltanto intascarsi stipendi del tutto esagerati per quello che fanno!
Purtroppo se siamo un paese con le pezze nel sedere la responsabilità è proprio di questa classe dirigente che non è all’altezza neppure di se stessa!