Putin lo Zar dei sovranisti: “La pace arriverà quando avremo raggiunto i nostri obiettivi”.

Conferenza stampa fiume di fine anno del presidente russo Vladimir Putin, che si risponde in contemporanea alle domande dei cittadini e dei giornalisti:

Senza difendere la sua sovranità la Russia non può esistere. I principali obiettivi sono rafforzare la sovranità della Russia, la sicurezza ai confini e i diritti e le le libertà dei cittadini. La pace in Ucraina ci sarà quando la Russia avrà raggiunto i suoi obiettivi, che rimangono la ‘denazificazione’ e la ‘demilitarizzazione’ del Paese. 

Quanto succede in Ucraina, con “l’operazione militare speciale“, non è paragonabile alla “catastrofe”. “Quel che succede a Gaza è una catastrofe, tutto il mondo vede cosa accade lì e in Ucraina questo non avviene”.

“Il presidente turco Erdogan – ha sottolineato Putin – ha un ruolo da leader sulla questione di una soluzione nella Striscia di Gaza che sia di lungo termine”. È necessario creare le “basi fondamentali per una soluzione del conflitto israelo-palestinese”, ha esortato Putin. Con un riferimento sottinteso a Israele, Putin ha ribadito che è estremamente importante attuare le risoluzioni dell’Onu per la creazione di uno Stato palestinese.

L’esercito russo “sta migliorando” le sue posizioni lungo la linea del fronte ucraina, secondo quanto ha dichiarato Putin definendo “fallita” la controffensiva ucraina lungo il fiume Dnepr.
“Il nemico ha annunciato una grande controffensiva. Non ha ottenuto nulla da nessuna parte”, ha detto nella conferenza stampa di fine anno trasmessa in diretta tv, aggiungendo che le forze russe stanno “migliorando le loro posizioni” su quasi tutta la linea del fronte.

Nelle zone in cui è in corso “l’operazione militare speciale” in Ucraina si trovano 244mila mobilitati, ha detto il leader del Cremlino, secondo il quale l’esistenza della Russia senza sovranità è impossibile, il compito principale è rafforzare la sovranità della Russia, la sicurezza alle frontiere, garantire i diritti e le libertà dei cittadini, ha il presidente russo Vladimir Putin. “L’ho già detto tante volte, ma non è un peccato ripeterlo. Per un Paese come la Russia, la sua stessa esistenza senza sovranità è impossibile. Semplicemente non esisterà. In ogni caso, nella forma in cui esiste oggi e in cui esiste da mille anni”, ha detto Putin riassumendo i risultati dell’anno.

“La cosa principale è rafforzare la sovranità, ma questo è un concetto molto ampio. Rafforzare, per così dire, la sovranità esterna significa rafforzare la capacità di difesa e la sicurezza esterna del Paese”, ha spiegato. “Il rafforzamento della sovranità pubblica è la garanzia incondizionata dei diritti di libertà dei cittadini, lo sviluppo del nostro sistema politico, il parlamentarismo. E, infine, si tratta di garantire la sicurezza e la sovranità nella sfera economica, la sovranità tecnologica”, ha aggiunto il presidente.

“La Russia è pronta a costruire rapporti con gli Stati Uniti”, ha detto il leader del Cremlino, sottolineando che “questo è importante e necessario”.

“Non siamo noi ad aver rovinato i rapporti con la Ue ma loro che anno provato a metterci in secondo piano”, ha ribadito il presidente russo, il quale ha ricordato la sua versione per cui nel 2014 a Kiev c’è stato un “colpo di Stato in cui gli americani hanno affermato di aver speso cinque miliardi di dollari”. “La tendenza ad avvicinarsi ai nostri confini, sono le ragioni di questa tragedia”, ha aggiunto. “L’Europa sta zitta di fronte a questo, noi siamo favorevole a relazioni con l’Europa ma loro non fanno nulla e stanno zitti di fronte agli Stati Uniti”.

Putin ha dichiarato che la Russia è sufficientemente fiduciosa di “progredire” nonostante le sanzioni economiche, il conflitto in Ucraina e lo scontro con l’Occidente. Rispondendo a una domanda sulla resistenza dell’economia alle sanzioni, Putin ha detto che la Russia dispone di un “margine di sicurezza sufficiente” grazie al “forte consolidamento della società russa”, alla “stabilità del sistema finanziario ed economico del Paese” e alla “l’aumento delle capacità militari”.

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