Pietra tombale su Berlusconi. Il Cav è fuori dalla politica!

Ormai il vecchio pugile è al tappeto e difficilmente riuscirà a rialzarsi. L’età avanzata, le vicende giudiziarie, il fatto che gli italiani sono “stufarelli” e sempre in cerca di “novità” hanno messo definitivamente fuori gioco il Cavaliere, sopravanzato dal correre dei tempi e dalle improvvise accelerazioni del ‘premier-sprinter’. 

Dopo vent’anni gli italiani non vogliono più sentirne di ‘bunga-bunga’, ‘dudù’ e accorati appelli contro quel comunismo di cui oggi come oggi non se ne vede neppure l’ombra!
Oggi è un altro tempo. Oggi è iniziata l'”Era-Renzi”!
Comunque, tanto per la cronaca, Silvio Berlusconi non potrà candidarsi né votare per due anni, nè in Italia, nè in Europa. Lo ha stabilito la Cassazione nella serata di ieri rispedendo al mittente tutte le richieste della difesa. La terza sezione penale dell’ultimo grado di giudizio ha confermato l’interdizione dai pubblici uffici inflitta all’ex presidente del Consiglio dalla Corte d’appello di Milano il 19 ottobre 2013, in qualità di pena accessoria alla condanna per frode fiscale comminatagli nel processo Mediaset. Il collegio giudicante della Cassazione ha emesso il verdetto dopo cinque ore di camera di consiglio. Sono state definite “irrilevanti” le questioni d’incostituzionalità presentate dalla difesa.
Ex Premier, ex Senatore e ora anche ex Cavaliere. Silvio Berlusconi cade dal… cavallo! L’ex Cav gioca d’anticipo e con una lettera inviata alla federazione dei Cavaliere del lavoro annuncia l’autosospensione dall’incarico. Il consiglio direttivo, che stava per concludere l’esame della posizione dopo la condanna, ha preso atto dell’autosospensione. Silvio Berlusconi non è più Cavaliere del lavoro.

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