Perché gli abbonati Atac non vengono rimborsati quando i mezzi pubblici si fermano per scioperare?

Lunedì sera si gioca Italia-Belgio, la partita che vede gli Azzurri di Antonio Conte impegnati nell’esordio di questi Campionati Europei di calcio. E guarda un po’ le combinazioni dell’agitazione sindacale, proprio lunedì 13 giugno ci sarà uno sciopero di 4 ore dei dipendenti dell’ATAC, la società che gestisce il trasporto pubblico a Roma. Lo sciopero, proclamato dall’Ugl Autoferrotranvieri, inizierà alle 20.30 e finirà alle 0.30, proprio quando la stragrande maggioranza degli italiani starà davanti al televisore a seguire la Nazionale.
E se è vero che a pensar male si fa peccato, ma il più delle volte ci si azzecca, solo un’anima ingenua potrebbe pensare che i sindacalisti utilizzeranno il tempo dello sciopero per riunirsi in assemblea, senza televisori accesi, per dibattere i problemi della loro categoria! Comunque, tante grazie a quei sindacalisti per aver organizzato l’ennesimo sciopero in un orario in cui i mezzi pubblici sarebbero rimastati comunque vuoti! Un grazie di cuore da parte di tutti quei tifosi che potranno così  godersi in tutta tranquillità – risultato permettendo – la partita in tv a casa di amici per poi rincasare a sciopero finito. Insomma, uno sciopero solidale con la Nazionale di calcio e con tutti i connazionali. La musica cambia quando invece i mezzi pubblici rimangono nelle autorimesse – causa sciopero – negli orari di punta, quando gli italiani devono raggiungere il posto di lavoro, i ragazzi andare a scuola, gli anziani recarsi dal medico, e così via. A sanare questi disagi inaccettabili per un Paese civile e moderno e soprattutto per chi ha gà pagato un abbonamento, ci sarebbero in dirittura d’arrivo nuove regole in Atac a tutela degli utenti durante gli scioperi. L’azienda, insieme ad alcuni sindacati, è stata ascoltata dalla commissione di garanzia sugli scioperi sulla “proposta di regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili” da garantire in caso di agitazioni sindacali. Il documento elaborato dall’Authority era stato notificato alla municipalizzata dei trasporti di Roma a inizi di maggio. Questi i principali elementi di novità della proposta: l’obbligo per alcune categorie di lavoratori (ad esempio determinati tecnici) di continuare a lavorare anche durante le mobilitazioni; e la regola secondo cui i conducenti di metropolitane e autobus devono rientrare in servizio da 30 minuti a due ore prima della conclusione della astensione. Ma perchè non viene introdotta una qualche forma di rimborso per gli abbonati che hanno pagato in anticipo un servizio che l’Azienda non è in grado di garantire? Se vai a Teatro e lo spettacolo salta, ti rimborsano il biglietto. Se l’autobus non passa te la fai a piedi! Siamo o non siamo un Grande Paese?

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