Renzi rottama tutto, ma non il canone Rai!

Renzi ha rottamato, in fretta e furia, tutto ciò che si frapponeva tra lui e il potere. Dice che vuole cambiare l’Italia, fare la svolta buona, ma intanto con una mano promette 80 e con l’altra sfila 100 dalle tasche degli italiani. Il governo dell’innovazione, dello sviluppo e del cambiamento – ma solo a chiacchiere – collassa davanti ai fatti. Uno su tutti, il canone Rai. 
Così capita che l’ex rottamatore, invece di abolire l’odioso balzello, ingiusto e discriminante oggi più di ieri, dal momento che l’offerta televisiva di oggi è pluralistica rispetto a quella di ieri in cui c’erano soltanto due canali tv, invece di privatizzare la Rai lottizzata dai partiti, oggi che la tv di Stato vivacchia tra uno spot e uno sponsor, appiattita com’è sulle programmazioni dei canali dell’emittenza commerciale, cosa fa? Studia un provvedimento atto al recupero dell’evasione della tassa sul televisore, da inserire nel decreto per gli 80 euro in busta paga. L’introito eventualmente recuperato e stimato intorno ai 300 milioni di euro, andrebbe poi spartito a metà tra il Tesoro e la Rai. Tra le ipotesi allo studio, per dare garanzie alla Corte dei Conti sul recupero di risorse che andrebbero a finanziare quei famigerati “80 euro di cuneo fiscale” promessi dal Governo, c’è la possibilità di legare il pagamento del canone non più alla detenzione dell’apparecchio e men che mai alla qualità, all’indipendenza e all’imparzialità del servizio pubblico, ma o al pagamento della bolletta elettrica o al nucleo familiare.Il recupero potenziale sarebbe di 600 milioni di euro e riguarderebbe il 26,5% dei nuclei familiari. Pagano attualmente il canone il 68,7% dei nuclei, pari a 16 milioni e mezzo, con un gettito complessivo di 1,7 miliardi di euro. Il recupero stimato è però di 300 milioni di euro, che sarebbe appunto diviso a metà tra Tesoro e Rai. Il gettito che arriverebbe nelle casse pubbliche sarebbe quindi di 150 milioni. Di questi soldi neppure un centesimo andrà alla tv generalista che offre ai possessori di televisore lo stesso, e a volte anche più apprezzabile, servizio! Altro che rottamazione, questi continuano a battere cassa! E meno male che Renzi c’è!

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