Pensioni: contributivo per tutti e coefficienti rivisti al rialzo!
ladri, papponi ed evasori, ma non la sua che sarà – se, come e quando sarà – assai prossima ad una pensione sociale! Siamo al tracollo dello stato sociale, alla completa svalutazione del lavoro e all’azzeramento dei diritti dei lavoratori. Siamo un Paese fallito, finito, governato da un esecutivo che fa e disfa senza il consenso di un popolo di cui dovrebbe rappresentare gli interessi, tutelare i diritti e far osservare i doveri, ma che, invece, non rappresenta affatto e anzi affossa, proprio perchè mai “eletto” da quello stesso popolo! E non c’è democrazia, né libertà, né uguaglianza, non c’è più Stato, quando chi governa non riesce a garantire una vecchiaia serena ai cittadini che hanno lavorato in “chiaro” per una vita intera. Lo Stato di diritto crolla quando i diritti acquisiti finiscono per calpestare i diritti delle future generazioni, diritti, peraltro, rivisti e corretti al ribasso senza concertazione tra le parti. Non è ammissibile un sistema previdenziale che trattiene i lavoratori fino a 70 anni e lascia i giovani a casa a diventare vecchi, senza la speranza di un posto di lavoro. Altro che ricambio generazionale! Occorre una “vera” riforma delle pensioni. Una legge che, innanzitutto, separi la previdenza dall’assistenza, trasferendo l’enorme peso delle pensioni sociali e d’invalidità sulla fiscalità generale, e che in secondo luogo ripartisca in egual misura il monte contributivo tra i pensionati di ieri, di oggi e di domani. La revisione dei trattamenti pensionistici fondati sul sistema retributivo secco, soprattutto se per la loro entità e sproporzione rispetto ai contributi versati, rappresenta una priorità inderogabile. Va bene andare in pensione con un assegno calcolato in base ai contributi versati, ma questa regola deve valere per tutti, e soprattutto l’assegno previdenziale deve essere calcolato con “coefficienti di trasformazione” applicati ai contributi versati in grado di garantire un mensile di entità pari all’ultimo stipendio percepito.
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…
I nostri cari sindacalisti parlano bene ma razzolano male, anzi malissimo. Condivido appieno l'analisi del post: Dove stavano i sindacti…