Pensionato torna a casa e la trova occupata!

di Guido Occelli. Stato di Diritto o Stato dei “dritti”? Un anziano due giorni fa, al rientro da un breve ricovero in ospedale, trova la sua abitazione, legalmente concessa a suo nome dal Comune di La Spezia come residenza popolare in quanto avente diritto, occupata da una famiglia di marocchini, l’occupazione è avvenuta tramite effrazione con piede di porco atto a divellere il sistema di serrature della porta blindata, tanto per essere chiari.
L’anziano avente diritto di assegnazione del medesimo immobile di proprietà del comune, avverte le autorità competenti dell’indubbio sopruso, ma nulla si può fare per ripristinare la situazione perchè “diritto” vuole che in presenza di minori non si può intervenire, neanche una proposta (a mio avviso assurda) di un altro immobile per la famiglia (tutelata nonostante i vari reati commessi), è stata da loro presa in considerazione in quanto ritenuta da loro, meno comoda, in quanto più piccola di quella da loro scelta a spese del pensionato ligure che fino a pochi giorni fa poteva disporre delle sue mutande nel cassetto del comò, la sua caffettiera riposta nella credenza e tutti i suoi effetti personali contenuti nell’immobile (oltretutto). Sembra un caso estremo e isolato, magari: Arezzo 25/03/’16, Milano 11/12/’12, Gallipoli 24/10/’13 e molti altri, se volete angosciarvi quanto basta, digitate su Google “pensionato torna a casa e la trova occupata” e avrete le facili informazioni che ho trovato io. Sembra che in molti conoscano molto bene i propri “diritti”. Cerchiamo di parlare di “diritti” con lucidità ed equilibrio, senza scadere in facili sentimenti di rivalsa verso palesi ingiustizie, siamo già molto intossicati da discussioni di legittima difesa e il limite del doversi fare giustizia da soli, ma questi casi di palese ingiustizia al cospetto di un sistema di governo che non può, non riesce e/o non vuole riconoscerla, non rimangono molte alternative. La comune sensazione è che l’astrattismo del concetto di diritti universali appartenga in esclusiva a chi ha la capacità di manipolarli a proprio uso e consumo e non al servizio di una logica e comune tutela sociale e individuale. Si mette sullo stesso piano il diritto di essere assegnatario di un appartamento del comune, e il diritto di occuparlo abusivamente sfondando la porta? O peggio ancora ha maggior valenza il secondo diritto strappato con azioni illegali e di sopruso? Ma stiamo scherzando? I diritti non possono essere tutti di uguale valenza e nello stesso modo un diritto non può prevaricarne un altro, altrimenti non potrà essere, per ovvie considerazioni, un diritto. Sarebbe il diritto di sopraffazione di altri diritti. Come in questo caso. Lo sproloquio dei diritti, diritto di parola (si può smerdare, oltraggiare, mentire, sputtanare chiunque a condizione di non dire parole tipo frocio, zingaro, negro), diritto di religione (si può infibulare, sottomettere, odiare, perfino uccidere, ma non obiettare per non essere blasfemi), diritto alla casa (non ti considerano se la chiedi legalmente, ma se la occupi sei un avente diritto), diritto al lavoro (se sei un pubblico dipendente hai il diritto di timbrare e andare a farti i fatti tuoi perchè hai diritto a un lavoro, quindi se ti beccano sei riassunto), diritto alla genitorialità (se non hai una donna per compagna puoi affittarla). Vogliamo parlare di altri diritti? Alla Salute, all’Istruzione, al Risparmio? Fermiamoci qua, vado a fare scorta di Malox.

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