Stipendi troppo bassi, tassazione record e l’Italia che affonda.

Il vero problema dell’Italia sono gli stipendi dei lavoratori dipendenti: troppo bassi per far ripartire i consumi! Lo stipendio netto medio di un lavoratore dipendente in Italia è, infatti, inferiore del 25% rispetto alla media europea. In Germania si guadagna il 40% in più. In Gran Bretagna oltre il 50%! Ma non finisce qui. Infatti oltre ad essere i meno pagati dell’Unione europea, i nostri lavoratori dipendenti sono anche i più tartassati dal fisco. Basti pensare che soltanto il 38% del loro reddito se ne va in casa e bollette! Va da sé, allora, che l’economia ristagna, la produzione si ferma, il Paese non cresce e l’inflazione torna col segno meno davanti.
 Le famiglie che campano di stipendio e pensione hanno paura e non spendono. E quei quattro soldi che hanno messo sotto il materasso se li tengono bene stretti perché si teme che il peggio debba ancora venire. Si spende lo stretto indispensabile perché si temono nuove tasse e si mette da parte quel che si può per far fronte a imprevedibili giri di vite soprattutto fiscali! E allora sono del tutto inutili le pseudo riformicchie del governo che non trova niente di meglio da fare che giocare con le previsioni del Pil sempre troppo ottimistiche rispetto all’economia reale. Una ricerca del Centro Studi Impresa Lavoro ha preso in esame le previsioni di crescita del Pil, riferite all’anno successivo, contenute nei documenti di programmazione economica del governo dal 2002 al 2015 e le ha confrontate con i numeri effettivi. Ebbene, tranne che in tre casi (2006, 2007 e 2010), le previsioni del governo sono state sempre troppo ottimistiche! Un gioco sporco, mirato a nascondere la verità agli italiani: siamo un Paese allo sfascio. Un ottimismo tanto irresponsabile quanto maligno e crudele, mirato solo ed esclusivamente a tenere buona la gente massacrandola di tasse e dandogli quattro soldi di stipendio e di pensione.

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