Pensare altrimenti.

“Pensare altrimenti” è l’ultima fatica editoriale di Diego Fusaro, giovane e brillante filosofo e saggista dei nostri tempi, attento studioso della “filosofia della storia” e delle strutture della temporalità storica, con particolare attenzione per il pensiero di Fichte, di Hegel, di Marx. Opinionista televisivo di numerosi talk show politici, Fusaro nelle sue pubblicazioni ha trattato del pensiero di Marx in un’ottica neoidealista, accostando alla critica del sistema capitalistico elementi tratti dalla tradizione comunitarista e sovranista. Cerca di far emergere le contraddizioni di tale sistema e della condizione dell’uomo postmoderno. Si legge sulla copertina di “Pensare altrimenti”, edito da Giulio Einaudi,: “L’ordine dominante non reprime, oggi, il dissenso. Ma opera affinché esso non si costituisca. Fa in modo che il pluralismo del villaggio globale si risolva in un monologo di massa.
Perciò dissentire significa opporsi al consenso imperante, per ridare vita alla possibilità di pensare ed essere altrimenti”. Da sempre, sia pure in forme diverse, gli uomini si ribellano. Difficilmente le rivolte si lasciano ricondurre a un paradigma unitario, ma presentano come orizzonte comune la rivendicata antitesi rispetto a un ordine costituito o a un «comune sentire» che si pretende giusto. La cellula genetica del dissenso corrisponde a un sentire altrimenti che è, già virtualmente, un sentire contro: e che, per ciò stesso, può trapassare nelle figure concrete in cui il dissentire si cristallizza facendosi operativo. Il pensiero ribelle deve costituire oggi il gesto primario contro l’uniformazione globale delle coscienze che si sta registrando nell’orizzonte del nuovo pensiero unico e del falso pluralismo della civiltà occidentale. Diego Fusaro si propone qui di analizzare le figure del pensare altrimenti, le declinazioni storiche del dissenso e la sua fenomenologia. Insomma, un libro da non perdere.

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