Nuove regole per chi vive in condominio.

Cani e gatti, amministratori diplomati e riscaldamento autonomo, maleducati e morosi, assicurazione e internet. Ecco come cambiano le regole dei moderni condomini previste dalla nuova disciplina approvata dal Parlamento. La nuova legge rende più snelle le decisioni e valorizza la figura dell’amministratore qualificato. L’obiettivo del provvedimento è di intervenire sugli aspetti più controversi della “vita in comune” degli italiani, con regole che dovrebbero riportare ordine nei condomini.
Amministratore diplomato. Niente registro degli amministratori, ma restano alcuni requisiti necessari (godimento dei diritti civili, titolo di studio, formazione, assicurazione professionale). Per fare l’amministratore, per esempio, bisognerà frequentare un corso di formazione iniziale, oltre ad aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado. L’amministratore potrà essere licenziato prima della fine del mandato qualora abbia commesso gravi irregolarità fiscali o non abbia aperto o utilizzato il conto corrente condominiale. Dovrà indicare quanto chiede come compenso alla nomina. In caso di un condomino moroso, potrà procedere con l’ingiunzione senza chiedere una preventiva autorizzazione dell’assemblea e comunicare ai creditori i dati di chi non paga. Se la mora dura più di sei mesi dovrà sospendere il condomino debitore della fruizione dei servizi. La nomina di un amministratore è obbligatoria se il condominio è composto da almeno nove condomini. Resterà in carica due anni e potrà essere licenziato alla scadenza del mandato 
Animali. Il regolamento condominiale non potrà “vietare di possedere o detenere animali domestici”. D’ora in poi, quindi, se qualcuno vi dice che il vostro cagnolino non può entrare, sapete come rispondere.
Assicurazione e web. L’assemblea può disporre la creazione di un sito internet del condominio, ad accesso individuale e protetto da password, per consultare tutti gli atti e i rendiconti mensili. L’amministratore, inoltre, all’atto della nomina dovrà presentare ai condomini una polizza individuale di responsabilità civile che copre gli atti compiuti nell’esercizio del mandato. Gli oneri di questa sono a carico dei condomini.
Barriere architettoniche. Per la messa a norma in sicurezza e per l’eliminazione delle barriere architettoniche del palazzo basterà che in assemblea siano presenti i condomini che rappresentano un terzo dei millesimi condominiali e sarà sufficiente la maggioranza favorevole del 50 più uno. 
Conto corrente di condominio. La maggior parte dei condomini già ce l’hanno, ma adesso diventa obbligatorio, per rendere più trasparente ciascuna spesa. dev’essere consultabile da ogni condomino
Energie rinnovabili e videosorveglianza. Anche qui sarà sufficiente la metà dei millesimi per deliberare l’installazione di impianti per la produzione di energia eolica, solare o rinnovabile. 
Parti comuni. Basterà la maggioranza dei 4/5 dei condomini, con 4/5 dei millesimi, per modificare la destinazione d’uso delle parti comuni, decidendone anche la vendita.
Riscaldamento. Chi si vuole staccare dall’impianto centralizzato può farlo senza dover attendere il benestare dell’assemblea, ma a patto di non creare pregiudizi agli altri e di continuare a pagare la manutenzione straordinaria dell’impianto condominiale.
Sanzioni. La nuova legge introduce più severità per chi disturba o provoca danni: dalla violazione del regolamenti sul bucato steso, all’innaffiamento dei fiori con ricaduta dell’acqua sui balconi altrui, dalla battitura dei tappeti fino ai rumori nelle ore di riposo: per chi viola il regolamento condominiale la sanzione aumenta dalle vecchie 100 lire fino a 200 euro. In caso di recidiva si arriva anche a 800 euro.

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