Nel nome del capitale il comunismo è una bestemmia!

di Maria Pia Caporuscio. Il capitale! E’ questo il dio moderno in cui questi “religiosi” attuali vogliono farci credere. Ognuno di noi è convinto di essere libero perlomeno nel pensiero, ma le cose non stanno esattamente così, perché nessuno di noi è per davvero libero neppure di pensare. Fin dalla nascita e senza rendercene conto, veniamo privati di quella “libertà” propriamente nostra, per adeguarla ad un pensiero unico: quello di questi nuovi religiosi. Non ci accorgiamo di questa violenza, se non al tramonto della nostra vita terrena. E’ qui, dinanzi alla morte, che ci si rende conto di essere stati “castrati”, che qualcuno ci ha impedito di vivere e di godere di questa vacanza dall’eternità, che un Dio d’amore ci aveva regalato.
Ci accorgiamo solo in quel momento che nessuno aveva il diritto di approfittarsi di noi sfruttandoci, per godere lui solo di questa “vacanza” quando apparteneva ad entrambi, nello stesso identico modo. In questo consiste il “capitalismo”: privare gli uomini della libertà di vivere, per permettere ad altri uomini di vivere nel lusso più sfrenato, sfruttando l’umanità con una forma di violenza morale e fisica. Questi “capitalisti” sono riusciti (con un diabolico disegno) a costringere l’intera popolazione verso un pensiero unico, ossia che non esiste alternativa a questo sistema studiato nei minimi particolari e messo in atto, tramite il coinvolgimento della politica, dei media, dei furbi e della classe più ricca, mentre la popolazione digiuna, e tenuta nell’ignoranza ha contribuito nella realizzazione di questo osceno quanto immorale sistema. Fino al secolo scorso la gente accettava questa cosa come un fatto naturale e si accontentava delle briciole che cadevano dalla tavola di questi esseri. Poi con la scolarizzazione la popolazione iniziò a rendersi conto di avere delle esigenze e si diede inizio a quel sistema opposto al capitale detto “Comunismo”, parola che fa tremare le vene e i polsi ai capitalisti per il terrore di dover concedere qualche diritto alla classe lavoratrice, che impedirebbe loro di sfruttarla fino in fondo. E dunque questo “sistema comunista” rappresentava la dannazione dei capitalisti e doveva essere disintegrato e messo alla gogna. La parola Comunismo doveva diventare una bestemmia! Ma neppure questo la nostra mente è stata in grado di recepire, ci hanno lavato il cervello, ci hanno impedito di capire che era un alternativa alla schiavitù del capitale e oggi tutti o quasi, persino coloro tra i più sfruttati, nel sentire questa parola rabbrividiscono. Il Comunismo italiano era solo e soltanto una forma di opposizione al regime capitalistico, niente altro! Nessuno si chiede come mai è stato proprio nel periodo in cui esisteva quella forma di vera opposizione, che i lavoratori erano riusciti ad avere riconosciuti quei sacrosanti diritti, che spettano per legge naturale a qualsiasi essere umano? Come mai nessuno si chiede perché questa “opposizione” è stata disintegrata? E perché sono stati costretti a farci odiare persino la parola “Comunismo”? Basterebbe riflettere un attimo, basterebbe riappropriarci del “nostro” pensiero per capire! Se esistesse ancora l’opposizione comunista non avrebbero potuto schiavizzare i lavoratori come stanno facendo! Dopo aver tolto di mezzo il pericolo che il comunismo opponeva alla loro insaziabile sete di potere, questi assatanati si sono scatenati, sicuri di non avere più ostacoli e si sono gettati come iene sui lavoratori. Ci rendiamo conto o no che non esistono più diritti ma solo doveri? Che ci hanno privati del lavoro, del futuro e della dignità? Ci rendiamo conto o no che stanno facendo della popolazione carne da macello? Lo vogliamo capire o no che siamo una massa di idioti a farci schiavizzare da questi demoni, che ci hanno privati della sola possibilità che avevamo per teneri a bada? Lo vogliamo capire o no che senza l’opposizione comunista, siamo indifesi mentre loro armati fino ai denti? Torniamo a procurarci una falce e un martello, torniamo a far sentire la nostra voce, torniamo a riprenderci il nostro cervello e ricominceremo a sentirci uomini invece di rendercene conto in punto di morte!

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