“A seguito di innumerevoli segnalazioni che ci arrivano dai lavoratori pubblici di tutta Italia, relativi alla non accettazione dei Buoni Pasto da parte di moltissimi esercizi commerciali, mi recherò subito dopo Pasqua presso la Procura della Repubblica di Roma per depositare un esposto e verificare se ci siano estremi di reato”
dichiara Massimo Battaglia, Segretario Generale della Federazione Confsal-UNSA. “Se vi è una gara d’appalto per i buoni pasto, gestita centralmente dalla Consip che ha pagato regolarmente il corrispettivo alla ditta vincitrice, questa ha l’obbligo di prendere tutte le misure necessarie per rendere esigibile il buono pasto negli esercizi commerciali, evitando che i lavoratori siano impossibilitati a utilizzarli” prosegue Battaglia “Sarà la Procura a verificare le negligenze delle ditte coinvolte, nonché appurare se vi siano carenze nel controllo da parte di soggetti a responsabilità pubblica. Perché due cose sono certe per la Confsal-UNSA – conclude Battaglia –: 1. lavoratori hanno il diritto a spendere liberamente il buono pasto in sostituzione del servizio mensa non fruito; 2. il denaro pubblico, usato a tal fine, non può e non deve trasformarsi in carta straccia”.
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