Negozi chiusi la domenica. Non è così che si salvano le famiglie italiane!

di Redazione. Per salvare le famiglie italiane – messe in ginocchio non dalla mancanza di lavoro, non da stipendi da fame per chi un lavoro ce l’ha, non dallo scellerato passaggio dalla Lira all’Euro, non da una tassazione senza precedenti e benchè mai da un welfare inesistente, ma dalla liberalizzazione dell’orario di lavoro degli esercizi commerciali – bisogna disciplinare orari di apertura e chiusura dei negozi! Pertanto entro l’anno “sicuramente” arriverà la legge che impone lo stop la domenica e nei giorni festivi delle aperture agli esercizi e ai centri commerciali: parola del vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, intenzionato ad accelerare la stretta sulla liberalizzazione delle aperture e degli orari nel commercio, introdotta nel 2011 con il decreto ‘Salva Italia’ dal governo Monti. Una legge che non piace a nessuno. Ai lavoratori di negozi, supermercati e centri commerciali, che vedrebbero drasticamente ridotte le loro entrate dovendo rinunciare, per legge, alla paga dei festivi, con una seria minaccia al loro posto di lavoro (meno ore – meno personale!). Ai commercianti che vedrebbero crollare vendite e incassi. Ai cittadini consumatori che lavorando tutta la settimana sarebbero costretti ai salti mortali per fare la spesa! A meno che il governo non abbia intenzione di imporre per legge a tutti i lavoratori italiani una riduzione dell’orario di lavoro – ma senza riduzioni salariali – per consentire di seguire i propri figli, i genitori anziani, di fruire di più tempo libero da impiegare in qualche hobby e per andare a fare …la spesa!

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