I nostri stipendi sono i più bassi e i più tassati d’Europa!

Nonostante le dichiarazioni e gli spot governativi che parlano di una ripresa che non c’è, continuano a lievitare le imposte sul lavoro: il cuneo fiscale è salito dello 0,76% tra il 2014 e il 2015, attestandosi al 49% per un lavoratore medio. Si tratta del 5° cuneo fiscale più alto tra i 34 Paesi Ocse. Ormai alle bufale del “premier senza voto” ci si è fatto il callo, anche perché l’italiano si abitua a tutto anche a certa gente che (s)governa ormai da decenni questo Paese. Ma un fatto è drammaticamente certo: gli stipendi dei lavoratori dipendenti calano e le tasse – soprattutto quelle locali – aumentano a dismisura!
 L’Addizionale Irpef nacque da una strabiliante idea di Romano Prodi che, non pago di aver svenduto l’Italia alla Ue scambiando un euro per 2mila lire, intendeva fornire ai sindaci risorse extra per finanziare specifici interventi. Un “prelievo vincolato” che aveva l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini come trasporti, polizia urbana, verde pubblico. Di questa ideona è rimasto solo il tributo sempre più salato. Per contro i servizi resi in cambio alla cittadinanza sono a dir poco “inadeguati”: scassati, inefficienti e a volte addirittura “inesistenti”! Da una recente indagine del Sole 24 Ore emerge che negli ultimi 5 anni i milanesi in media hanno visto arretrate il loro reddito del 2,5%, i romani del 3,2%. E guarda un po’ la combinazione del fattaccio, proprio Milano e Roma sono le città dove le addizionali comunali Irpef sono lievitate a dismisura! Roma è la città italiana con il più alto costo per abitante dell’addizionale Irpef. Con riferimento agli ultimi dati disponibili, quelli del 2014, si pagano 154 euro a persona. Importo cresciuto dell’83% in 5 anni. Dal 2003 il gettito complessivo è passato da 66,2 a 406 milioni con un tasso di crescita del 513%. Cifre importanti dunque alle quali tuttavia non è corrisposto nessun aumento della qualità dei servizi erogati dall’amministrazione. Un’indagine condotta dalla Commissione Ue su 79 importanti città europee ha evidenziato che Roma è all’ultimo posto come soddisfazione dei cittadini per la qualità dei servizi erogati dall’amministrazione. La sensazione è che in questi anni più che ai cittadini romani l’addizione Irpef sia servita agli interessi di Mafia Capitale. Ma se Roma piange, Milano non può certo ridere. Anche nella Capitale morale del Paese il balzello ha registrato un tasso di crescita da capogiro. Fino al 2010 l’aliquota era pari a zero. Nel 2011 è stata introdotta con un importo modesto e pari a 26 euro per abitante. Da allora è salita a 143 euro con un tasso di crescita del 521%. Insomma, l’unica cosa che nell’Italia renziana continua a crescere sono tasse e disservizi, senza trascurare gli scandali e le ruberie! 

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