Mosca: “Via le sanzioni e riavrete il gas. L’Ue non potrà fare a meno del gas russo”!

Chi cederà per primo alla guerra del Gas, la Russia o l’Europa?

Intanto che l’Europa cerca di organizzarsi per poter fare a meno del gas russo, il Cremlino, messo alle corde dalle sanzioni occidentali, chiude i rubinetti del gas verso l’Europa, dichiarando che lo stop al gas russo terminerà solo con la fine delle sanzioni contro Mosca.

Segno evidente che le sanzioni stanno funzionando: Pil -11%; Inflazione nel 2022 al 22%; collasso dell’economia reale di 400 mld di dollari; 580 mld di asset finanziari congelati.

“È molto probabile che l’Europa non sarà in grado di fare a meno del gas di Mosca almeno fino al 2027”: lo afferma il ministro dell’Energia russo Nikolay Shulginov, intervistato dall’agenzia Tass in occasione dell’Eastern Economic Forum.

“L’Europa non può fare affidamento su nessuno tranne che sugli Stati Uniti, che stanno aumentando la produzione di gas naturale liquefatto”, spiega Shulginov.

“Penso che il prossimo inverno dimostrerà quanto sia reale o meno la loro fiducia nella possibilità di rifiutare il gas russo. Farlo porterà all’arresto della loro industria e della loro produzione di energia elettrica tramite gas. Sarà una vita totalmente nuova per gli europei: assolutamente insostenibile per loro”, aggiunge il ministro russo dell’Energia.

Stessa cantasilena dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova: “Roma è spinta al suicidio economico per la frenesia sanzionatoria euro-atlantica”, e il risultato sarà che le imprese italiane saranno “distrutte dai ‘fratelli’ d’Oltreoceano”, poiché le aziende americane oggi “pagano l’elettricità sette volte meno di quelle italiane”.

“Le sanzioni sono diventate uno strumento di concorrenza sleale” contro i produttori italiani, aggiunge Zakharova, secondo la quale “quando le imprese italiane crolleranno, saranno comprate a buon mercato dagli Yankee”. Il piano italiano per la riduzione della dipendenza dalle fonti energetiche russe, messo a punto dal ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, “è imposto a Roma da Bruxelles, che a sua volta agisce su ordini di Washington, ma alla fine saranno gli italiani che dovranno soffrire”.

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