Meloni, riforme: “L’elezione diretta del premier assicura stabilità al governo”.

Primo giro di consultazioni per cercare di trovare un’intesa sulle Riforme Costituzionali, ma si è trattato, come nella migliore tradizione italiana che vuole tutti contro tutti, di un giro a vuoto!

Giorgia Meloni, però, tira dritto, tiene fede alle promesse fatte  in campagna elettorale e va avanti: “L’elezione diretta del premier assicura stabilità al governo: è questa la più potente riforma economica che possiamo realizzare. E’ una nostra priorità e formuleremo una nostra proposta. Spero in una condivisione ampia, che vada oltre la maggioranza, ma non a costo di venir meno all’impegno assunto con i cittadini”.

Ma il Pd e il M5s non ci stanno ad un radicale stravolgimento dell’architettura istituzionale, al passaggio da una Repubblica parlamentare ad una presidenziale.

Per la leader dem Elly Schlein, quella delle riforme “non è una priorità del Paese”. Bene rafforzare la rappresentanza e la stabilità magari riformando la legge elettorale, senza liste bloccate, con la sfiducia costruttiva, ma non a scapito dei “pesi e dei contrappesi”, del parlamento e soprattutto ai danni del presidente della Repubblica. “Non siamo per ridimensionare il ruolo del presidente della repubblica verso un modello di un uomo o un donna sola al comando”, ha detto la segretaria del Pd.

Anche Giuseppe Conte, leader dei 5Stelle, è d’accordo sulla necessità di dover rafforzare i poteri del premier ma “in un quadro equilibrato, che non mortifichi il modello parlamentare”. E soprattutto insiste sul mantenimento della funzione “chiave”. del Presidente della Repubblica “di garante della coesione nazionale”.

Il centrodestra ha la maggioranza in Parlamento e dipende solo da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia portare a termine la legislatura e sottoporre a referendum popolare, anche senza la benedizione delle opposizioni, tutte le riforme che vuole, anche se i cittadini hanno ben altre priorità: stipendi, pensioni, sanità, scuola, sicurezza, giustizia e servizi pubblici.

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2 Responses

  1. Enzo ha detto:

    Io penso che le ultime righe in corsivo siano quelle che contano. Volevo vedere la proposta complessiva ma non sembra esserci ancora nulla sul sito governo.it aggiornato ad oggi 10.05,

    Personalmente trovo il sistema tedesco, che é assolutamente simile al nostro, molto valido, ma con una legge elettorale molto chiara e molto onesta nei confronti dei cittadini e dei territori (vademecum su: https://www.viaggio-in-germania.de/legge-elettorale-tedesca.html ), mai cambiata dal 1949.
    Ha sempre assicurato la stabilità dei Governi: forse dipende dai rappresentanti del popolo eletti? forse dipende dal fatto che il sistema pur essendo proporzionale puro ha uno sbarramento al 5% inviso ai partiti italiani? (che hanno addirittura inventato il Porcellum così definito dall’On. Calderoli Lega che lo ha inventato – non che oggi con il Rosatellum dell’On. Rosato PD oggi IV – sia meglio).

    Che ne pensa On. Ambrosi? Cambiare il sistema istituzionale quando basta una legge elettorale?
    Per quale motivo? quello vero però. Cosa c’é in politica in un sistema democratico, meglio del proporzionale? Non certo lo scontro tra due, uno vince l’altro perde e festa finita.

    I Governi tedeschi sono sempre stati alleanze e si formano in Parlamento, fino, addirittura, a comprendere i due partiti maggiori nella Grosse Koalition durante il lungo periodo Merkel. Non mi sembra fossero instabili. Come mai?

    Come ho scritto in un altro commento questa storia mi sembra distrazione di massa mentre l’inflazione galoppa – anche i profitti aziendali per la verità -, ma tutto il resto langue. Colpa di Meloni? anche, in quanto politico esperto e di lungo corso.

    Io mi ripeto per l’ennesima volta: cambiare tutto perché nulla cambi ormai è diventata una malattia italiana autoimmune. Siamo affetti da gattopardite cronica ma intanto gli italiani tornano ad emigrare, all’estero non all’interno.

    Va bene facciamoci “distrarre”, facciamo guelfi contro ghibellini bandiere di partito l vento, speriamo nel Referendum, quello sì che è AUTONOMIA.

    Un Saluto

  2. Alessia Ambrosi ha detto:

    Noi di Fdi con Giorgia Meloni semplicemente crediamo che le persone siano in grado di scegliersi AUTONOMAMENTE chi debba governarle, che abbiano cioè capacità di discernimento, e alle persone ci affidiamo.
    Per questo crediamo nel principio dell’elezione diretta.
    Il Pd e la Schlein, semplicemente, non ci credono per le stesse opposte ragioni.
    Non credono cioè che voi siate in grado di decidere, non credono nella vostra capacità di giudizio, in parole povere non credono voi siate all’altezza.
    Del resto, hanno governato quasi 10 anni senza praticamente vincere mai le elezioni, a loro piacerebbe tanto continuare così per sempre…
    Tutto chiaro?
    Allora andiamo avanti, dalla parte della gente!

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