MANDIAMOLO A CASA!

“E’ ora che Renzi vada a casa”. Lo ha detto in maniera chiara e netta, del tutto condivisibile, Silvio Berlusconi parlando del referendum costituzionale del 4 dicembre. E per quante ne abbia dette e fatte quando era lui a Palazzo Chigi – ma mai tante quante l’attuale ‘premier senza voto’ – è impossibile dargli torto. “E’ una riforma pericolosa e con la nuova legge elettorale c’è il rischio di una deriva autoritaria. E’ triste dirlo ma negli ultimi 5 anni abbiamo avuto 5 colpi di Stato,
con governi mai legittimati dal voto popolare. Renzi vuole una legittimazione che non ha mai avuto ma è ora che vada a casa!“. Il leader di Forza Italia ha invitato gli italiani ad andare a votare per il referendum perché “chi resta a casa fa un favore a Renzi e al Pd. Con un NO deciso e responsabile decidiamo il futuro dell’Italia non sprechiamo l’occasione”. Ha ribadito la convinzione che con l’affermazione del Sì, chi vincerà alle elezioni “diviene padrone del governo, padrone della Camera che fa le leggi, elegge il Capo dello Stato, della corte Costituzionale, insomma padrone dell’Italia e degli italiani, una minoranza ristretta del 15% avrebbe poteri senza controllo. C’è il rischio di deriva autoritaria che metterebbe a rischio la democrazia”. E poi, in caso di vittoria del No, invece, “non succede nulla come non è successo nulla con la Brexit e con Trump: sono quelli del Sì con le loro bugie che dicono che succederà qualcosa. Noi andremo avanti come adesso. E la bocciatura di questa riforma consentirà di scrivere poi una riforma seria e condivisa di cui il Paese ha bisogno. Una riforma – ha sottolineato – che deve contenere il limite della pressione fiscale, il taglio drastico dei senatori, il vincolo di mandato perchè un parlamentare non deve cambiare schieramento e se lo fa deve dimettersi, e infine la riforma deve contenere l’elezione diretta del capo dello Stato“.

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