Ma degli italiani non ne parla più nessuno?

Le parole non costano niente, anzi fanno guadagnare un mucchio di soldi a chi le fa sui media, e forse è proprio per questo che in Italia siamo i più bravi al mondo a farne di così tante e inconcludenti!
Comunque, l’argomento del giorno sono gli sbarchi: si parla solo di immigrati, senza peraltro prospettare nessuna soluzione vera e lungimirante al problema, e di tutto il resto non se ne pala più.
Il Paese è fermo sul fondo del baratro a raschiare il barile e non c’è verso di provare a risalire la china. Il tormentone di questa estate, la priorità del governo, della politica e degli organi d’informazione, è il flusso migratorio.
Se ne parla a reti unificate, dimenticandosi di tutto il resto.
E il resto sono il lavoro che non c’è e che quando c’è viene sottopagato, le pensioni che tengono i vecchi al chiodo fino a 70 anni e i giovani a casa e con le valigie pronte per andare a cercare altrove un futuro migliore, la sanità, la scuola, la giustizia, i servizi e le infrastrutture che non funzionano, le tasse che si stanno mangiando la casa e i risparmi degli italiani, ecc, ecc.
Ma per ‘loro’ esistono solo i migranti, ma quelli con la pelle scura, quelli che scappano dall’Africa. Poi tutti gli altri che continuano ad invaderci a vagonate, dai cinesi ai rumeni, dagli indiani ai sudamericani, quelli non interessano nessuno. Un po’ come capita a noi autoctoni, nati, vissuti e ‘spremuti’ in questo paese affogato dai debiti, abbandonato al suo destino che non è certo dei più rosei. Ecco, a proposito di colore.
Forse se ci tingessimo di nero tutti quanti noi italiani – ‘stranieri in terra patria’ – forse ‘loro’ si accorgerebbero di noi! Farebbero dibattiti, titoloni, talk show da paura, ma senza riuscire a risolvere nulla, senza cavarne un ragno dal buco, ma almeno parlerebbero anche di noi, e vuoi mettere la soddisfazione…

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