Sarà un Natale più ‘intimo’, ma non per questo meno sentito.

di Redazione. Abbiamo fatto e stiamo tutt’ora facendo tanti sacrifici per contenere la pandemia, per cercare di arrivare al vaccino, per quando sarà pronto, col minor numero di decessi e di malati gravi, che non avrebbe senso pensare ad un ‘liberi tutti’ per le feste di Natale così come lo si è fatto in maniera sconsiderata nella passata estate.

Del resto le misure restrittive messe in atto dal governo sono l’unico vero strumento che, oggi come oggi, abbiamo a disposizione per abbassare il contagio e metterlo sotto controllo.

E’ evidente che le misure di contenimento del virus provocano sacrifici sul piano economico, sociale e culturale, ma come indicano i numeri, dimostrano di funzionare.

Questo non significa rinunciare al Natale, che non si possono fare i regali e il tradizionale cenone.

Ma nella drammatica situazione che stiamo vivendo sarebbe consigliabile trascorrere questi giorni di festa in piccoli gruppi, evitando le tavolate affollate, potenziali focolai di nuovi contagi.

Chi ha preso sottogamba il virus, girando l’Italia in lungo e in largo per tutta l’estate senza mascherine, affollando le discoteche e assembrandosi nelle località turistiche o addirittura imbarcandosi in sconsiderati viaggi all’estero, che adesso stiamo scontando con centinaia di morti e la sanità in ginocchio, dovrebbe fare un responsabile mea culpa e pensare ad un Natale più… ‘intimo’.

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2 Responses

  1. Anonimo ha detto:

    Il 40% delle imprese artigiane in Piemonte, è a rischio chiusura.

  2. SPQR ha detto:

    Il fatto più raccapricciante è che a lagnarsi di un Natale con alcune ovvie restrizioni sono proprio gli atei e coloro che non credono alla festività religiosa, ma soltanto a quella del magna e bevi!!!

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