M5S: sulla legge elettorale l’ultima parola sarà degli iscritti.

di MoVimento 5 Stelle. Oggi sono iniziate alla Camera le votazioni sulla legge elettorale. Come già fatto in commissione, anche in Aula cercheremo in tutti i modi di ottenere nuovi miglioramenti, come il voto disgiunto, le preferenze e i correttivi di governabilità. Non sappiamo se ce la faremo perché non dipende solo da noi. Abbiamo già ottenuto importanti risultati come la cancellazione delle pluricandidature e dei capilista bloccati. Il testo di legge che uscirà dal voto degli emendamenti di questi giorni sarà ratificato dai nostri iscritti con una consultazione online che si terrà prima del voto finale del provvedimento, che dovrebbe essere previsto lunedì, nei giorni di sabato e domenica.
__________________________________________ IL COMMENTO. Veleni e sospetti accompagnano l’arrivo della legge elettorale in Aula. Il Pd teme che, con la complicità del voto segreto, il Movimento5stelle decida di sfilarsi all’ultimo momento dall’accordo a quattro (Pd-Lega-FI-M5s) che ha blindato il cosiddetto ‘Fianum’. In effetti, nella giornata di ieri, quando si sono votate le pregiudiziali a scrutinio segreto, alla larga maggioranza sono mancati ben 66 voti. Un risultato che ha subito destato la diffidenza del Pd, alimentata dal suddetto post di Beppe Grillo in cui si annuncia l’intenzione di sottoporre al voto del blog, prima del voto finale in Aula, il testo di legge finale che uscirà dopo il via libera agli emendamenti. I 5stelle, come spesso gli capita per le grandi questioni e così pure per la legge elettorale in discussione, dimostrano sempre un atteggiamento contraddittorio divisi come sono tra ‘ortodossi’ e ‘dialoganti’, e alla fine lasciano la ‘patata bollente’ ai loro iscritti chiedendogli di votare ciò che loro non sono abbastanza uniti e compatti per votare in prima persona. Ma così facendo è la negazione della ‘democrazia rappresentativa’ e del principio costituzionale della ‘delega’ e del ‘mandato elettorale’ e, comunque, resta la mancata ‘assunzione di responsabilità’ di fronte al proprio elettorato. E qui non c’entra un bel niente la storia della democrazia dal basso. Ed eccoci all’ultima delle contraddizione a 5stelle: prima accettano l’accordo a 4 sulla legge elettorale e poi si defilano, prima vogliono ‘il voto disgiunto e le preferenze’ da inserire nel ‘Fianum’ e poi si astengono su un emendamento di Mdp che introduceva proprio ‘il voto disgiunto e le preferenze’, perchè la proposta ‘mirava a far saltare tutto’… e poi rimettono quel ‘tutto’ in discussione affidando la decisione finale alla ‘rete’!!! Martedì 13 giugno ad ora di pranzo si avrà il voto finale sulla legge elettorale. Le dichiarazioni di voto avranno inizio alle 10:30 e allora si saprà chi ci sta e chi no!

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