L’Ungheria dice no all’invasione, ma senza quorum!

Dicono di non volere gli immigrati, e poi non vanno a votare! Così l’Ungheria, ha detto un timido “no”, un “no” a metà, all’invasione! Alla quasi unanimità ma senza raggiungere il quorum del 50%, l’Ungheria ha, infatti, detto di no al referendum sull’obbligo di accogliere i profughi per alleggerire il carico di altri paesi dell’Ue, come Italia e Grecia.
Una vittoria a valanga del “no” con una quota del 98% e solo un 2% andato al “sì”, ma senza quorum! L’affluenza, infatti, è stata soltanto del 43%, il quorum del 50% degli 8,27 milioni di elettori chiamati alle urne non è stato raggiunto e dunque la consultazione non è valida secondo la legge in vigore, a dimostrazione che gli appelli al boicottaggio dell’esile opposizione ungherese, assieme alla tradizionale disaffezione per lo strumento referendario, si sono fatti sentire. Restano però oltre 3 milioni di elettori che hanno rifiutato un sistema di “ricollocamento obbligatorio dei migranti” e Bruxelles dovrà tenerne conto.  Se non altro perchè la rete metallica srotolata ai confini meridionali dopo la crisi dei profughi che l’anno scorso ha visto transitare per l’Ungheria quasi 400 mila migranti, ma soprattutto l’aver accolto solo 508 richiedenti asilo, respingendone otto su dieci, con una durezza che dovrebbe ripetersi quest’anno sono fatti che vanno ltre qualsiasi quorum.

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